Russia, il presidente della Duma sulle sanzioni: «Confischiamo le aziende dei Paesi non amici»
«Mosca dovrebbe rispondere al congelamento dei beni in maniera simmetrica confiscando i beni dei Paesi non amici che si trovano in Russia». Così il presidente della Duma, (il parlamento russo) ha invitato a reagire alle sanzioni inflitte dall’Occidente al proprio Paese. «I loro beni in Russia sono le aziende», ha continuato Volodin, «è giusto rispecchiare le misure verso quelle aziende in Russia i cui proprietari vengono da Paesi non amici dove misure simili sono stata adottate, confiscando quelle proprietà». Nelle ultime ore la Commissione europea ha presentato il sesto pacchetto di sanzioni, in cui è incluso lo stop graduale del petrolio russo. Pochi giorni fa era stato lo stesso presidente russo Vladimir Putin a rassicurare sulla tenuta del sistema economico russo nonostante le sanzioni, definendo «un fallimento» i tentativi dell’Occidente di punire il Cremlino. «Le loro sanzioni stanno invece già provocando un declino negli standard di vita nei Paesi europei e non da noi», ha detto, ribadendo come la situazione economica della Russia «si stia stabilizzando».
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