Ucraina, evacuazioni a Mariupol. Zelensky: «Circa 100 civili hanno già lasciato l’acciaieria»
Spiragli per i civili rifugiati nei sotterranei dell’acciaieria Azovstal, l’ultimo baluardo ucraino in città, quasi completamente distrutto. Le operazioni per mettere in salvo le persone sono iniziate dopo le 16 (15 ore italiane) di oggi, 1° maggio. I funzionari delle Nazioni Unite hanno raggiunto la fabbrica e stanno lavorando con il Comitato internazionale della Croce Rossa dell’Ucraina e della Russia per trasferire le circa mille persone che si sono radunate al centro commerciale Portcity, da dove poi verranno trasferiti a Zaporizhzhia. Jens Laerke, portavoce dell’Ufficio per il coordinamento degli affari umanitari, ha sottolineato di non poter fornire altri dettagli per motivi di sicurezza. Anche il ministero della Difesa russo ha confermato l’evacuazione. Secondo quanto riportato da Interfax, il ministero ha specificato che l’evacuazione riguarda «i civili che volevano partire per raggiungere il territorio controllato da Kiev». Nei giorni scorsi l’acciaieria Azovstal è stata pesantemente bombardata. Mariupol è l’ultima città ucraina non ancora completamente in mano russa nel corridoio lungo la costa del Mar Nero.
L’annuncio di Zelensky: «100 persone verso l’area controllata»
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha confermato l’inizio dell’evacuazione dei civili da Azovstal, con un tweet pubblicato nel pomeriggio in cui annuncia che un primo gruppo di 100 persone si sta già dirigendo verso l’area controllata. «Domani li incontreremo a Zaporizhzhia. [Sono] grato al nostro team! Ora loro, insieme all’Onu, stanno lavorando all’evacuazione di altri civili dall’impianto», ha aggiunto Zelensky. In mattinata le autorità ucraine avevano dichiarato che 20 persone erano già state evacuate dall’impianto. L’agenzia statale russa TASS parlava invece di 40 persone evacuate, di cui 8 bambini e 14 donne, che sarebbero partiti a bordo di tre autobus. Secondo quanto riporta la televisione russa Rossiya24, tuttavia, nell’acciaieria potrebbero essere rimasti oltre 500 civili. Un inviato del canale sul posto avrebbe affermato, secondo quanto riporta Interfax: «Rimangono ancora oltre 500 civili, secondo quanto abbiamo appreso, o comunque è quanto dice la gente».
Evacuation of civilians from Azovstal began. The 1st group of about 100 people is already heading to the controlled area. Tomorrow we’ll meet them in Zaporizhzhia. Grateful to our team! Now they, together with #UN, are working on the evacuation of other civilians from the plant.
— Володимир Зеленський (@ZelenskyyUa) May 1, 2022
Rinviata a domani l’evacuazione degli altri civili
L’evacuazione dei civili che intendono lasciare Mariupol e che si trovano in parti della città al di fuori dell’acciaieria di Azovstal, invece, è stata rinviata a domani per motivi di sicurezza. A darne notizia è il Consiglio comunale, citato dall’agenzia ucraina Unian. Inizialmente le operazioni dovevano iniziare nel pomeriggio di oggi. L’evacuazione dovrebbe cominciare alle 8 del mattino, sempre da un’area vicina al centro commerciale Port City.
Leggi anche:
- Ucraina, la devastazione di Azovstal nelle foto satellitari: l’acciaieria è quasi completamente distrutta
- Kiev prepara l’evacuazione dei civili dall’acciaieria Azovstal:«Una parte dell’edificio è crollata»
- Ucraina, gli Usa: «Truppe russe stanno lasciando Mariupol. La guerra durerà ancora mesi»
- La teoria del complotto degli attori che interpretano i civili dell’acciaieria Azvostal a Mariupol
- Così si vive nell’acciaieria Azovstal: il filmato diffuso dai soldati ucraini che mostra bambini e donne rifugiati – Il video