«Cercasi schiavo»: i manifesti contro il lavoro nero e lo sfruttamento nel turismo a Lipari
A Lipari è scattata la caccia all’autore o agli autori del manifesto abusivo con il titolo “Cercasi Schiavo” con cui sono state tappezzate le strade del centro storico. Un messaggio pubblicato nel giorno della Festa del Lavoro per denunciare presunte violazioni contrattuali nei confronti dei lavoratori stagionali del settore turistico. Un’indagine è stata avviata dai carabinieri per risalire ai responsabili. I carabinieri nelle prossime ore passeranno al vaglio anche i filmati delle telecamere di videosorveglianza presenti per individuare gli autori del gesto. Agli autori del manifesto ha replicato Maurizio Cipicchia, presidente di Assoimprese Eolie: «Stamane svegliandoci, abbiamo visto i muri del nostro paese tappezzati da manifesti abusivi, in quanto non conformi alla normativa sulle affissioni, dal titolo ‘Cercasi schiavo’ ove gli autori evidenziano: la proposta irregolare di contratti di lavoro, il lavoro in nero etc… Sarebbe stato più opportuno ed onesto, senza trincerarsi nell’anonimato, avere il coraggio di denunciare agli organi competenti, che hanno da sempre effettuato i dovuti controlli, in tal senso, e verbalizzato le irregolarità riscontrate, compreso quanto indicato nel manifesto». Repubblica ha scritto che un testo uguale era stato pubblicato anni fa da “Schiavi in riviera”, collettivo di lavoratori del turismo della Romagna. Successivamente è comparso in diverse città da nord a sud.
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