Il live blog con le notizie più importanti della 69esima giornata di guerra
Nel 69esimo giorno della guerra in Ucraina l’Unione Europea si prepara a varare le sanzioni sul petrolio della Russia mentre l’ufficio per i diritti umani delle Nazioni Unite ha detto che il bilancio dei civili morti durante l’Operazione Speciale di Putin ha superato le 3 mila unità. Intanto il ministero della Difesa russo ha fatto sapere di aver distrutto un hangar con un attacco missilistico a Odessa, mentre un drone ucraino Bayraktar ha distrutto due navi di pattuglia di Mosca nel Mar Nero. Il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky ha criticato il ministro degli Esteri Lavrov per le sue frasi sugli ebrei antisemiti. Intanto un incendio si è verificato all’Azovstal di Mariupol dopo l’ultimo attacco russo.
20.21 – Il fratello del sindaco di Kiev contro i pacifisti tedeschi
«Il bene assoluto non è la pace, ma la libertà e la giustizia. E per difenderli bisogna combattere», lo ha scritto Wladimir Klitschko in un contributo sul quotidiano tedesco Frankfurter Allgemeine Zeitung. L’ex pugile ucraino e fratello del sindaco di Kiev è così nuovamente intervenuto nel dibattito in Germania, aggiungendo che il «cieco pacifismo è pericoloso quanto essere beatamente guerrafondai». Klitschko ha risposto alla lettera aperta di 28 intellettuali e attivisti tedeschi, che chiedono di non inviare armi pesanti in Ucraina e cercare invece un accordo con la Russia. «Descrivere la nostra resistenza come guerrafondaia e ritrarla come una provocazione a Putin è una completa assurdità», scrive Klitschko, aggiungendo che «noi non rinunceremo alla nostra identità per placare la follia omicida e i sogni superati di un dittatore. E certamente non per compiacere alcuni ‘intellettuali’ che hanno perso il loro senso della realtà e della ragione».
19.07 – Salgono a 10 i civili uccisi nel Donetsk
Salgono a 10 i civili uccisi oggi in diversi raid russi nella regione di Donetsk, nell’est dell’Ucraina. Lo ha riferito su Twitter il governatore della regione, Pavlo Kyrylenko, aggiungendo che altre 15 persone sono state ferite.
18 – Kiev: «I russi prevedono che la guerra durerà fino a settembre»
«Tra i militari dell’esercito occupante ci sono informazioni che il termine della cosiddetta “operazione militare speciale” è fissato per settembre 2022». Lo riporta l’Ukrainska Pravda citando la direzione principale dell’intelligence del ministero della Difesa ucraino. Nel frattempo, secondo l’intelligence ucraina, la Russia si sta preparando a governare i territori ucraini occupati
14.30 – A Irpin’ trovati 290 corpi di civili
Sono stati trovati 290 corpi di civili uccisi dai russi a Irpin’. Lo ha detto la procuratrice generale ucraina, Iryna Venediktova, ai giornalisti. «Di questi, 40 sono stati uccisi da colpi di arma da fuoco, 35 da schegge, 5 di fame. Gli altri 210 hanno ferite ancora in corso di accertamento per poter risalire alle cause del decesso».
14.00 – «Partito l’assalto finale dei russi all’acciaieria Azvostal»
Secondo quanto riportato dai media russi, da questa mattina i russi stanno assaltando l’impianto utilizzando veicoli blindati. Ukrinform ha pubblicato immagini e video dell’assalto. L’impianto è stato bombardato pesantemente anche nei giorni scorsi e l’evacuazione dei civili sta subendo rallentamenti.
13.00 – Johnson al Parlamento ucraino
Il premier britannico Boris Johnson ha parlato ai deputati ucraini della Verkhovna Rada, diventando il primo leader occidentale e mondiale a parlare in videocollegamento al Parlamento di Kiev dopo l’inizio dell’invasione da parte delle truppe di Mosca. «L’Ucraina vincerà la guerra contro la Russia e sarà libera dall’occupazione straniera», ha detto.
12.30 – Draghi al Parlamento europeo
Il presidente del consiglio italiano Mario Draghi è intervenuta alla plenaria di Strasburgo. Qui una sintesi dell’intervento.
11.30 – Lo stato delle evacuazioni a Mariupol
«Solo tre dei 14 autobus di evacuazione con i rifugiati di Mariupol hanno raggiunto il territorio controllato dal governo ucraino», ha annunciato il sindaco di Mariupol Vadym Boichenko, citato da Interfax Ukraine, mentre sono in corso le evacuazioni con autobus da Mariupol e dall’impianto Azovstal verso Zaporizhzhia, città dell’Ucraina sud-orientale. Sugli autobus attesi c’erano a bordo circa 100 donne e bambini che hanno passato oltre 2 mesi nei tunnel e nei rifugi sotterranei dell’acciaieria
10.50 – La Russia attacca (ancora) Israele
Dopo la dura risposta del ministro degli esteri israeliano alle pesanti dichiarazioni di Lavrov sulle origini ebree di Hitler, Mosca continua a tenere il punto: «Israele sostiene il regime neonazista in Ucraina», ha detto il ministero degli Esteri russo in una nota ufficiale.
9.40 – La Russia: Zelensky non vuole la pace
Il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev ha accusato il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky di non voler la pace: «Il presidente ucraino Vladimir Zelensky non ha bisogno di alcun trattato di pace. Per lui, la pace è la fine», ha scritto sul suo canale Telegram secondo quanto riporta l’agenzia di stampa russa Tass. «Zelensky continuerà a mendicare all’Occidente armi e denaro esprimendo preoccupazione per gli ucraini», ha concluso.
9.20 – Esercito russo: evacuate 11.550 persone
L’esercito di Mosca ha evacuato in Russia nelle ultime 24 ore 11.550 persone dall’Ucraina, inclusi 1.847 bambini: lo ha reso noto il ministero della Difesa russo, secondo quanto riporta Interfax. Dall’inizio della guerra il 24 febbraio scorso la Russia ha evacuato dall’Ucraina un totale di 1.092.137 persone, tra cui 196.356 bambini.
8.30 – «Respinti gli attacchi russi tra Lugansk e Donetsk»
Secondo il governatore dell’oblast di Lugansk, Sergiy Gaidai, nelle ultime ore 12 attacchi russi sono stati respinti sulla linea del fronte delle regioni di Lugansk e Donetsk. Gaidai lo rende noto su Telegram. Sei carri armati, cinque sistemi di artiglieria, 22 unità di veicoli corazzati da combattimento e otto veicoli sono stati distrutti, afferma. Sono stati abbattuti anche cinque droni Orlan-10. In un briefing un alto funzionario del Pentagono ha invece sostenuto che gli ucraini hanno mantenuto il loro dominio su Kharkiv e «hanno svolto un ottimo lavoro nelle ultime 24-48 ore riuscendo a spingere indietro i russi a circa 40 chilometri a Est di Kharkiv». Il funzionario ha ricordato che «Kharkiv è importante per i russi perché si trova all’estremità nord-occidentale della regione del Donbass, che vogliono conquistare, e speravano ovviamente di prendere e controllare Kharkiv per la capacità di continuare a spingere verso il basso da Nord, ma gli ucraini gli stanno rendendo difficile il compito».
7.00 – Intelligence Gb: esercito russo indebolito
L’esercito della Russia si è notevolmente indebolito per l’invasione dell’Ucraina. Lo scrive oggi l’intelligence britannica nel suo consueto aggiornamento sulla guerra, nel quale nota che nonostante l’ammodernamento degli armamenti effettuato tra il 2005 e il 2018, periodo in cui il budget della difesa russo è quasi raddoppiato, l’esercito russo è ora significamente più debole. L’invasione dell’Ucraina avrà un impatto duraturo poiché le sue truppe hanno subito un fallimento strategico e operativo. Tra il 2005 e il 2018 Mosca ha investito in sofisticati aerei, navi e armi di terra. Tuttavia, l’ammodernamento del suo equipaggiamento non ha consentito alla Russia di dominare l’Ucraina poiché i fallimenti nella pianificazione strategica e nell’esecuzione operativa hanno impedito di tradurre questa forza numerica in un vantaggio decisivo.
5.50 – «L’Ungheria sapeva della guerra»
L’Ungheria è uno dei paesi che sono stati informati da Vladirmir Putin dell’intenzione di muovere guerra all’Ucraina. Lo scrive il Kyiv Independent citando il capo del Consiglio di Sicurezza ucraino, Oleksiy Danilov. Il giornale ucraino fa notare come il primo febbraio scorso Viktor Orban si sia recato a Mosca in visita da Vladimir Putin. Successivamente le autorità ungheresi si sono pubblicamente opposte all’imposizione di sanzioni alla Russia. Danilov, a una domanda sulla possibilità che Budapest blocchi un’eventuale adesione di Kiev alla Nato, ha risposto che non solo il premier magiaro, Viktor Orban, sarebbe stato informato in anticipo da Putin dell’invasione ma che addirittura l’esercito di Budapest avrebbe valutato un’operazione per annettere la Transcarpazia nel caso di un rapido successo della campagna russa. «L’Ungheria, che dichiara apertamente la sua cooperazione con la Russia, era stata avvertita in anticipo da Putin che ci sarebbe stato un attacco al nostro Paese», ha detto Danilov, «per qualche ragione, pensava di poter impadronirsi di parte del nostro territorio». Oggi Papa Francesco ha fatto sapere che Orbán gli ha detto che la guerra finirà il 9 maggio.
4.00 – Gli Usa: nessun paese sta aiutando la Russia
Gli Stati Uniti non hanno indicazioni che la Russia stia ricevendo armi da paesi terzi o che Mosca abbia tentato di ottenere tale assistenza. Lo ha detto il portavoce del Pentagono, John Kirby. «Non ho visto alcuna indicazione che abbiano ricevuto assistenza esterna da una terza nazione, né che stiano cercando di attingere a fonti esterne per ricevere armi da altri governi o altri paesi», ha detto Kirby.«Prima del 24 febbraio avevano radunato un’enorme quantità di proprie forze da combattimento fuori dall’Ucraina e hanno ancora molto di quella forza», ha osservato il portavoce del Pentagono.
3.00 – Gli Usa: progressi minimi dei russi nel Donbass
Un alto funzionario del Pentagono afferma che le forze russe nella regione del Donbass compiono «progressi minimi, hanno il morale basso e continuano ad avere problemi logistici». Gli ucraini hanno ancora il controllo di Kharkiv. Le forze di Kiev «hanno svolto un ottimo lavoro nelle ultime 24-48 ore e sono riusciti a spingere i russi a circa 40 km a est di Kharkiv», ha spiegato il funzionario Usa. Quanto a Mariupol, il Pentagono ha constatato che la città continua a subire attacchi aerei da parte delle forze russe.
2.00 – Gli evacuati di Mariupol a Zaporizhzhia
I primi 100 civili evacuati dall’acciaieria di Mariupol sono arrivati nella tarda serata di ieri nella città di Zaporizhzhia, secondo quanto fa sapere la polizia militare ucraina.« Si tratta – viene spiegato in un comunicato – principalmente di donne, bambini e anziani, che ora avranno accesso a cure mediche, cibo, medicine e assistenza psicologica». L’evacuazione riprenderà stamane.
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