Il live blog con le notizie più importanti della 74esima giornata di guerra
Nel 74esimo giorno di guerra in Ucraina le sirene d’allarme antiaeree hanno risuonato in quasi tutte le regioni ucraine. Intanto sono arrivati 1,3 miliardi di sterline da Londra che ha deciso, come già espresso più volte dal premier britannico Boris Johnson, di sostenere concretamente l’Ucraina con aiuti non solo militari ma anche umanitari. Il leader ucraino Zelensky, tra l’altro, nelle scorse ore ha fatto sapere che più di 300 civili sono stati messi in salvo dall’inizio dell’evacuazione dell’acciaieria di Azovstal, che Putin vorrebbe “prendere” il prima possibile.
18.20 – G7: «Verso lo stop del petrolio russo»
Dopo il vertice del G7 svoltosi oggi in video conferenza con il presidente ucraino Zelensky, la Casa Bianca fa sapere che i Paesi si sono impegnati a fermare l’import del petrolio russo. Nella dichiarazione rilasciata dopo l’incontro si legge che le azioni di Putin contro l’Ucraina sono «un’onta» per la Russia e per il suo popolo. Inoltre, gli Stati Uniti hanno annunciato nuove sanzioni contro tre stazioni televisive russe e contro i dirigenti della banca russa Gazprombank con sede a Mosca. Tra le misure c’è anche il divieto per gli americani di fornire servizi alle imprese russe «Questo non è un blocco completo. Non stiamo congelando i beni di Gazprombank o vietando qualsiasi transazione con loro», ha detto alla stampa un alto funzionario dell’amministrazione Biden. «Quello che stiamo segnalando è che non è un porto sicuro, e quindi stiamo sanzionando alcuni dei loro massimi dirigenti aziendali per creare un effetto agghiacciante».
17.00 – Usa, la first lady Jill Biden visita a sorpresa Olena Zelenska
La first lady statunitense Jill Biden ha fatto una visita a sorpresa a Olena Zelenska, la moglie del presidente Volodymyr Zelensky. Quest’ultima è apparsa per prima volta in pubblico da quando è iniziata la guerra. La visita è avvenuta in una scuola che temporaneamente fa da rifugio a Uzhhorod, a pochi chilometri dal confine con la Slovacchia. La cittadina nelle ultime settimane ha accolto diversi rifugiati in fuga dai bombardamenti delle altre zone del Paese. Olena Zelenska ha ringraziato Jill Biden per la visita, parlando di un «atto molto coraggioso». La first lady americana ha poi pubblicato una foto dell’incontro in cui le due si abbracciano e ha scritto: «In questa festa della mamma, il mio cuore è con te, First Lady Olena Zelenska, e tutte le madri coraggiose e resilienti dell’Ucraina».
May 8, 2022
15.30 – Ue, slittano le sanzioni contro la Russia
Slitta ancora l’accordo sulle sanzioni contro la Russia. I rappresentanti permanenti dei 27 dell’Ue (Coreper) non hanno ancora dato il via libera al sesto pacchetto di sanzioni che prevedono l’embargo al petrolio di Mosca. Fonti europee fanno sapere che ci sarebbero stati dei progressi su gran parte delle misure, ma è necessario ancora lavoro per garantire la sicurezza degli approvvigionamenti e risolvere alcune questioni tecniche legate anche alla riconversione infrastrutturale.
14.30 – Azov, Palamar: «Le sanzioni e gli aiuti militari non bastano»
Nell’acciaieria Azovstal della città portuale di Mariupol le forze ucraine annunciato che continueranno a combattere «finché saranno vivi». Sviatoslav Palamar, vice comandante del reggimento Azov, ha rinnovato la richiesta alla comunità internazionale di aiutare a evacuare i soldati e i civili feriti specificando: «Non abbiamo molto tempo, stiamo subendo un intenso bombardamento». In una conferenza stampa online dall’impianto sotto assedio ha detto che gli aiuti e le sanzioni non sono ancora abbastanza e che a rischio sono soprattutto le necessità a livello logistico-militare. «Possiamo sempre fare meglio, anche per l’Europa, perché l’Ucraina è lo scudo d’Europa», ha detto. Per quanto riguarda le negoziazioni ha commentato: «I nostri politici stanno provando a negoziare con quegli animali. Ma non ricordano cosa hanno fatto? Non possiamo parlare con questa gente. Il nostro obiettivo è eliminare la minaccia» e poi ha concluso dicendo che la loro è una lotta per il «mondo libero», non solo per l’Ucraina.
11.30 – Kiev: «25.500 soldati russi uccisi dall’inizio del conflitto e 255 i bambini»
L’esercito della capitale ucraina ha annunciato che sarebbero almeno 25.500 i soldati russi uccisi da quando è iniziato il conflitto. Dal 24 febbraio sarebbero stati abbattuti anche 199 caccia, 156 elicotteri e 360 droni. Secondo i dati forniti dalle truppe ucraine sono 1.130 i carri armati russi demoliti, 509 i pezzi di artiglieria, 2.741 i veicoli blindati per il trasporto delle truppe, 92 i missili da crociera, 179 i lanciamissili, 12 le navi e 1.961 tra veicoli e autocisterne per il trasporto del carburante. Infine, le unità di difesa antiaerea distrutte sarebbero 86 e 39 le unità di equipaggiamento speciali.
La Procuratrice generale ucraina: «413 i bambini rimasti feriti»
Il numero dei bambini uccisi in Ucraina dall’inizio della guerra sale a 225 e quelli rimasti feriti a 413. Gran parte dei bambini sono stati colpiti nelle regioni di Donetsk, Kiev, Kharkiv, Chernihiv. A riferirlo è l’ufficio della procuratrice generale dell’Ucraina Iryna Venediktova, la quale ha specificato che non si tratta di un numero definitivo perché il recupero delle vittime è molto complesso.
9.00 – Attacco a una scuola nel Lugansk, sessanta civili dispersi
Sono circa 60 i civili dispersi dopo l’attacco aereo di ieri pomeriggio, 7 maggio, dell’esercito russo su una scuola con un rifugio nella regione di Lugansk. A renderlo noto è il capo dell’amministrazione militare regionale, Sergii Gaidai su Telegram, come scrive Ukrinform. «Tutte le 60 persone rimaste sotto le macerie degli edifici sono molto probabilmente morte», spiega. Nel sotterraneo si nascondevano 90 persone: in serata in 30 erano stati salvati.
8.50 – Zelensky: «Evacuati oltre 300 civili da Azovstal»
«Sono grato alle squadre del Comitato Internazionale della Croce Rossa e delle Nazioni Unite per averci aiutato a concludere la prima fase della missione di evacuazione. Più di 300 persone sono state messe in salvo, donne e bambini». Queste le parole del leader ucraino Zelensky che, in un messaggio alla nazione, citato dalla Cnn, ha parlato di più di 300 civili messi in salvo dall’inizio dell’evacuazione dall’acciaieria di Azovstal dove, in questi mesi, soprattutto donne e bambini si sono riparati dai bombardamenti dei russi di Putin.
8.30 – Nuovi aiuti da Londra: 1,3 miliardi di sterline
«Il brutale attacco di Putin non sta solo causando indicibili devastazioni in Ucraina, ma sta anche minacciando la pace e la sicurezza in tutta Europa», ha dichiarato il premier britannico Boris Johnson, in un comunicato. Da qui l’idea di prevedere un altro pacchetto di aiuti militari e umanitari all’Ucraina da 1,3 miliardi di sterline (circa 1,5 miliardi di euro). Lo riporta il Guardian. Di fatto, grazie ai nuovi fondi, i precedenti impegni di spesa di Londra, a favore dell’Ucraina, verranno quasi raddoppiati.
8.00 – Sirene antiaeree in quasi tutte le regioni
Sono tornate a suonare le sirene d’allarme antiaeree in quasi tutte le regioni. È accaduto stamattina, come riporta il Kyiv Independent.
Foto in copertina di repertorio
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