La trappola in bolletta: così le società di elettricità e gas disdicono i contratti più vantaggiosi
Chi pensava di essersela scampata, di non aver subito alcun aumento dei prezzi delle bollette di luce e gas, rischia di doversi ricredere. Presto potrebbe arrivare la nuova stangata in bolletta anche per chi, negli ultimi due anni, è riuscito a ottenere un contratto a prezzi bloccati e dunque a condizioni vantaggiose. Talmente convenienti che sono diventate, di fatto, un vero e proprio peso per gli operatori, specialmente adesso, alla luce dei rincari delle materie prime e dunque della guerra scoppiata in Ucraina (che ha fatto alzare le quotazioni dell’energia a causa della dipendenza dell’Europa dal gas russo). Da qui l’idea delle compagnie di mandare, fin da ora, le lettere di disdetta unilaterale dei contratti. Lo scrive Giuliano Balestreri su La Stampa. Lettere che non arrivano insieme alla bolletta ma separatamente. Il testo è questo: «Con riferimento al tuo contratto a mercato libero di energia elettrica e/o gas, a causa della mutata situazione di mercato, si rende necessario apportare alcune modifiche al tuo contratto che in ogni caso non verranno applicate prima della scadenza naturale delle tue condizioni economiche».
Aumenti di gas e luce quasi al 400 per cento
Altre comunicazioni, invece, sono più specifiche e citano i «forti rialzi» dei mercati del gas e dell’energia elettrica, causati da «un aumento molto sostenuto del prezzo dell’anidride carbonica e da una forte domanda rispetto all’offerta». Per queste cause, «non dipendenti da noi, siamo costretti a rivedere la struttura dei prezzi della tua fornitura a partire dall’1 luglio 2022. In particolare, per evitare di applicarti un prezzo fisso oneroso, dall’1 luglio il tuo prezzo passerà da fisso a variabile». Comunicazioni che, nei fatti, comporteranno un aumento del costo delle bollette anche per chi finora ha avuto prezzi bloccati. Numeri alla mano, secondo quanto emerge dai documenti dell’Arera (Autorità di regolazione per energia reti e ambiente, ndr), tra l’ultimo trimestre del 2020 e il periodo aprile-giugno del 2022, il prezzo della materia prima elettrica è aumentato del 365 per cento mentre quello del gas addirittura del 392 per cento.
L’amministratore delegato di Edison, Nicola Monti, la scorsa settimana, dopo la presentazione dei conti trimestrali, ha detto chiaramente che le compagnie non hanno altra scelta sottolineando, poi, che finora gli utenti hanno avuto tariffe particolarmente vantaggiose. Persino le associazioni dei consumatori hanno ammesso che nessun operatore, allo stato attuale, può più offrire tariffe più convenienti di quelle stipulate 6-7 mesi fa.
Foto in copertina di repertorio
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