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Ucraina, colpito un rifugio sotterraneo a Lugansk. Il Battaglione Azov: «Noi abbandonati da Zelensky» – Il live blog

09 Maggio 2022 - 10:34 Redazione
Le notizie più importanti, mappe e approfondimenti a cura della redazione di Open

In Russia va in scena la Grande parata del 9 maggio nel 75esimo giorno della guerra in Ucraina. Il discorso di Vladimir Putin ha cercato di toccare l’orgoglio dei russi ma senza annunciare nulla a proposito dell’Ucraina. Nel frattmpo il presidente Zelensky che aveva definito ieri i russi come nazisti accusandoli di aver dimenticato la lezione della Seconda Guerra Mondiale, ha pubblicato un contro-discorso di celebrazione in video.

13.30 – Colloquio Germania-Cina, Xi Jinping a Scholz: «L’Europa dovrebbe evitare l’espansione del conflitto»

«Dobbiamo fare del nostro meglio per evitare che il conflitto si intensifichi e si espanda, portando a una situazione ingestibile». Lo ha detto il presidente cinese Xi Jinping in videoconferenza con il cancelliere tedesco Olaf Scholz. Secondo il Quotidiano del Popolo, Pechino ha rivolto un chiaro appello all’Unione Europea, «che dovrebbe mostrare la sua responsabilità storica e saggezza politica, concentrarsi sulla pace a lungo termine e cercare di risolvere il problema in modo responsabile». Xi ha ribadito che la Cina «si è sempre schierata dalla parte della pace, ha espresso giudizi indipendenti sulla base dei meriti della questione stessa e ha promosso colloqui di pace e raffreddato la situazione a modo suo», e sostiene l’Ue nello svolgere «un ruolo attivo nel processo di persuasione della pace».

12.30 – Ucraina nell’UE, Von der Leyen: «Il parere della Commissione entro giugno». Michel visita a sorpresa Odessa

In un colloquio telefonico avuto con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha mostrato aperture sull’ingresso dell’Ucraina nell’Unione Europea: «La Commissione punta a dare il suo parere a giugno – ha ribadito su Twitter – Non vediamo l’ora di ricevere le risposte al questionario per la candidatura a membro dell’Ue». Intanto il presidente del Consiglio Ue Charles Michel è in visita a sorpresa a Odessa. La sua visita, spiegano fonti Ue, è «un’ulteriore dimostrazione dell’incrollabile solidarietà dell’Ue al popolo ucraino nella loro battaglia contro l’invasione russa». Michel ha incontrato il premier ucraino Denys Shmyhal e, in collegamento, il presidente Zelensky, ma il colloquio è stato interrotto da nuovi bombardamenti sulla città.

11.30 – Parata del 9 maggio in Piazza Rossa, Putin: «Soldati, combattete per la nostra gente nel Donbass. La Nato voleva attaccarci in Crimea»

In occasione del Giorno della Vittoria, che celebra la sconfitta dei nazisti durante la Seconda guerra mondiale, i militari russi che hanno combattuto in questi mesi in Ucraina hanno sfilato in Piazza Rossa a Mosca, in un chiaro sfoggio della potenza militare della Russia. Vladimir Putin ha poi tenuto l’attesissimo discorso sull’«operazione speciale»: «La Nato si stava preparando per attaccare la Crimea. A quel punto, uno scontro con i neonazisti era inevitabile. La Russia ha reagito preventivamente contro l’aggressione. Il pericolo è cresciuto ogni giorno, il nostro è stato un atto preventivo, una decisione necessaria e assolutamente giusta», ha detto Putin che, a differenza di quanto si aspettavano gli analisti, non ha fatto alcun annuncio particolare. Manifestazioni anche a Cherson, occupata dai russi, e a Volcansk. I media internazionali si aspettano celebrazioni anche in altre città occupate dell’Ucraina.

10.20 – Kiev: 25620 soldati russi uccisi

Secondo l’esercito di Kiev sono almeno 25.650 i soldati russi uccisi in Ucraina dall’inizio dell’invasione. Nel suo aggiornamento sulle perdite subite finora da Mosca, l’esercito indica che dopo 75 giorni di conflitto si registrano anche 199 caccia, 158 elicotteri e 377 droni abbattuti. Inoltre le forze di Kiev affermano di aver distrutto 1.145 carri armati russi, 513 pezzi di artiglieria, 2.764 veicoli blindati per il trasporto delle truppe, 94 missili da crociera 185 lanciamissili, 12 navi, 1.970 tra veicoli e autocisterne per il trasporto del carburante, 87 unità di difesa antiaerea e 41 unità di equipaggiamenti speciali.

10.00 – 226 bambini morti dall’inizio della guerra

Sono 226 i bambini uccisi dall’inizio dell’offensiva militare russa in Ucraina, iniziata il 24 febbraio. A riferirlo sono state le autorità di Kiev: la Procura Ucraina ha annunciato sul suo account Telegram che ad oggi è stata confermata la morte di 226 bambini, ed il ferimento di altri 415 durante le ostilità. «Queste cifre non sono definitive, poiché sono in corso verifiche nei luoghi di scontri e nei territori temporaneamente occupati e liberati», ha sottolineato. La provincia di Donetsk è quella con il maggior numero di vittime, con 139 morti e feriti. Dietro c’è la regione di Kiev, con 116 vittime, quella di Kharkiv, con 99, quella di Chernigov, con 68 e quella di Cherson, con 46. Inoltre 1.635 strutture educative hanno subito danni materiali a causa degli attacchi, e 126 di queste sono state “completamente distrutte”.

9.30 – Ucraina: colpito rifugio sotterraneo a Lugansk

Nella regione di Lugansk, undici persone che si nascondevano in un sotterraneo a Shipilovo hanno smesso di comunicare con l’esterno, dopo che i russi hanno aperto il fuoco sul rifugio. Lo ha fatto sapere su Telegram il governatore della regione Serhiy Haidai. «I vigili del fuoco hanno condotto un’operazione di soccorso nei limiti di quanto è consentito fare in condizioni di sicurezza, ma i russi non smettono di sparare sulle case dei cittadini e risulta impossibile smantellare completamente le macerie a Belogorovka e Shipilovo», spiega Haidai, riferendo che ieri l’esercito russo «ha preso di mira la popolazione della regione di Lugansk 24 volte».

9.00 – Il battaglione Azov: abbandonati da Zelensky

«La resa è inaccettabile perché non possiamo concedere un regalo così grande al nemico». Questo spiega oggi il tenente Ilya Samoilenko, responsabile dell’intelligence del reggimento Azov, asserragliato nell’acciaieria Azovstal a Mariupol, in un’intervista riportata da La Stampa. «Il nostro governo ha fallito la difesa di Mariupol, non ha garantito prima di tutto la sicurezza via mare. La gente ci chiama eroi viventi. Molte persone hanno rinunciato alla loro vita per la città, per il Paese, per il popolo dell’Ucraina. Sapete, potremmo facilmente ritirarci da Mariupol. Molti mesi fa, quando abbiamo visto la situazione diventare critica, abbiamo deciso di stare abbiamo anche avuto l’ordine di difendere Mariupol. Il problema è che molte delle autorità ufficiali hanno sabotato la difesa dell’Ucraina negli ultimi due anni. La guerra è iniziata 8 anni fa e non il 24 febbraio. Il governo ci ha lasciati soli, ci sentiamo abbandonati. Il nostro addestramento anni fa è stato sabotato dai funzionari, dalla burocrazia, dal governo». I civili sono stati evacuati dall’acciaieria. «I politici possono celebrare la loro piccola vittoria, e per fortuna i civili sono stati portati in salvo, ma 25.000 persone state uccise a Mariupol dall’esercito russo. Non è stata un’evacuazione riuscita, come alcuni politici ucraini vogliono far credere – conclude – molti che erano qui dentro sono stati trasportati in Russia come prigionieri. Il problema è che noi siamo militari e abbiamo un dovere ben preciso: difendere il nostro Paese e il nostro popolo».

8.00 – Parata russa anche a Cherson

Si terranno anche a Cherson quest’anno le manifestazioni per il 9 maggio, data della vittoria sui nazisti, chiamate parate del ‘Reggimento Immortale’. Lo scrive Ria Novosti parlando di ‘Cherson liberata’. La città ucraina attualmente è occupata dai soldati russi.

4.00 – I missili nucleari che sfileranno a Mosca

Due testate nucleari sfileranno oggi a Mosca nella Grande Parata del 9 maggio che celebrerà il 77esimo anniversario della vittoria della Russia nella seconda guerra mondiale. Il Corriere della Sera scrive oggi che ieri mattina i missili SS-18 sono stati benedetti dai diaconi della chiesa ortodossa. Nel suo messaggio rivolto agli altri Paesi della Federazione russa, il presidente non ha lesinato paragoni tra passato e presente. «Come nel 1945, la vittoria sarà nostra. Prevenire la rinascita del nazismo è un dovere comune. Oggi, i nostri soldati, come i loro antenati, stanno combattendo fianco a fianco per liberare la loro terra natale dalla sporcizia nazista che ha causato tanta sofferenza ai popoli di diversi Stati. Purtroppo, oggi, il nazismo sta rialzando la testa ancora una volta, e il nostro sacro dovere è di fermare i successori ideologici di coloro che furono sconfitti». Nel testo sono presenti anche gli auguri all’Ucraina, «per un futuro pacifico e giusto».

3.10 – La Russia prende Popasna

Le truppe ucraine si sono ritirate dalla città di Popasna, in Ucraina orientale: lo ha reso noto il governatore della regione di Lugansk, confermando che la città è stata conquistata dai russi. Era stato il leader ceceno Ramzan Kadyrov a rivendicare su Telegram domenica di aver preso con le proprie truppe il controllo della città, ma Kiev aveva smentito. Ora arriva la conferma del governatore, Serhiy Gaidai, secondo il quale le truppe di Kiev si sono ritirate per prendere posizioni piu’ fortificate. «Purtroppo, le nostre truppe si sono davvero ritirate da Popasna», che è stata bombardata per più di due mesi mentre le truppe russe sono state accusate di aver sparato sui civili. «Lì è stato tutto distrutto», ha aggiunto Gaidai.

2.00 – Zelensky premia il cane Patron

Reuters

Il cane più famoso del paese, Patron, è stato premiato dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel suo incontro con il premier canadese Justin Trudeau. Secondo il governo di Kiev, Patron, un Jack Russell Terrier, ha scoperto centinaia di ordigni esplosivi da quando la Russia ha invaso l’Ucraina. E in queste settimana è diventato un eroe nazionale, per il lavoro svolto nello sminare le aree della città di Chernihiv. Zelensky ha premiato Patron e il suo proprietario, Myhailo Iliev, alla presenza di Trudeau. Il team di sminamento di Chernihiv ha infatti utilizzato la tecnologia canadese nel suo lavoro.

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