Storica intesa militare tra Regno Unito, Svezia e Finlandia in chiave anti Russia. Johnson: «Se attaccano interverremo»
«Nell’eventualità di un disastro, di un attacco a uno dei nostri Paesi, ciascuno interverrebbe per dare assistenza all’altro: assistenza militare inclusa», se «richiesta». Sono queste le parole del primo ministro britannico Boris Johnson in seguito all’accordo di mutua difesa e sicurezza raggiunto oggi, 11 maggio, sia con la Svezia che con la Finlandia. L’intesa prescinde dal possibile ingresso dei due paesi nordici nella Nato. L’operazione è stata definita da Johnson e dalla prima ministra svedese Magdalena Andersson «ancora più importante» alla luce dell’invasione russa dell’Ucraina.
Le dichiarazioni dei leader: «possibile anche l’uso di armi nucleari»
Johnson si è recato prima in Finlandia dove ha incontrato il presidente Sauli Niinistö, e poi in Svezia, dove ha incontrato la prima ministra Andersson. BoJo ha definito l’accordo «l’inizio dell’intensificazione della nostra relazione di sicurezza e difesa anche in altre maniere». Il premier britannico ha anche dichiarato che «normalmente non parliamo dei nostri deterrenti nucleari, ma ho messo in chiaro che è richiederne l’utilizzo è responsabilità di ciascuna delle due parti, e noi la prendiamo molto seriamente».
Il presidente finlandese Niinistö ha chiarito che l’accordo con il Regno Unito non sostituisce il possibile ingresso di Helsinki nella Nato, e che la Finlandia apprezza il forte supporto mostrato dall’organizzazione nord atlantica. Niinistö ha aggiunto che l’ingresso nella Nato non andrebbe «contro nessuno» e che l’accordo è da intendersi come un modo di «massimizzare la nostra sicurezza in un modo o nell’altro». Parole simili sono giunte da Andersson, che ha dichiarato che l’intesa con Londra renderà la Svezia più sicura, aggiungendo che Stoccolma sta «esplorando tutte le opzioni e la Nato è una di quelle».
L’ingresso nella Nato e le minacce della Russia
Dell’ingresso della Svezia e della Finlandia nella Nato si era parlato già ad aprile, quando era circolata la notizia che i due Paesi avrebbero potuto presentare la domanda di ingresso nel corso del mese di maggio, possibilità diventata sempre più concreta. Domani, 12 maggio, la Finlandia dovrebbe infatti presentare richiesta di entrare nell’Alleanza. La scelta arriva nonostante minacce del Cremlino, che «prenderà le necessarie misure di sicurezza difensive, con conseguenze tra le più indesiderabili» dovesse l’adesione concretizzarsi.
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