L’Unione europea sta pensando di usare le sanzioni contro la Russia per risarcire l’Ucraina – Il live blog
Nel 77esimo giorno della guerra in Ucraina l’Ucraina annuncia la sospensione nella fornitura di gas che serve cinque paesi europei tra cui l’Italia, mentre a Mariupol le forze russe continuano l’assalto all’acciaieria Azovstal dove sono rintanati gli ultimi militari ucraini insieme a un centinaio di civili. Intanto le truppe ucraine annunciano la riconquista degli insediamenti a nord di Kharkiv. La Camera Usa approva 40 miliardi di dollari di aiuti all’Ucraina mentre il presidente ucraino Zelensky annuncia un piano di sanzioni contro Mosca. Secondo l’intelligence Usa tra gli 8 e i 10 generali russi sono stati uccisi dalle forze di Kiev.
19.58 – Ucraina, Google attiva una protezione in più per oltre 200 enti
Google sta sviluppando un programma di protezione per i siti internet: si chiama Project Shield e serve soprattutto a limitare gli attacchi di tipo Ddos, quelli che intasano l’accesso a un portate con utenti artificiali e rendendolo inaccesibile a quelli veri. Durante la confereza stampa con gli sviluppatori in corso a San Francisco, i manager di Google hanno spiegato che Project Shield verrà esteso ai portali di oltre 200 enti: «Abbiamo ampliato il nostro supporto a Project Shield per proteggere i siti di oltre 200 enti governativi ucraini e testate giornalistiche. Le preoccupazioni per la sicurezza informatica non si limitano alle zone di guerra: oltre l’80 per cento degli americani afferma di essere preoccupato per la sicurezza e la privacy dei propri dati online».
17.11 – Draghi: «La Russia non è più Golia»
Durante la conferenza stampa che si è tenuta alla Casa Bianca, il primo ministro Mario Draghi ha spiegato che dall’inizio della guerra in Ucraina la percezione della Russia nel resto del mondo è completamente cambiata: «La guerra ha cambiato fisionomia, inizialmente era una guerra in cui si pensava ci fosse un Golia e un Davide, essenzialmente di difesa disperata che sembrava anche non riuscire, oggi il panorama si è completamente capovolto, certamente non c’è più un Golia, certamente quella che sembrava una potenza invincibile sul campo e con armi convenzionale si è dimostrata non invincibile».
14.24 – L’Ue lavora per destinare i beni russi all’Ucraina
Il commissario europeo per la Giustizia Didier Reynders ha spiegato che la Commissione europea sta cercando una soluzione per destinare all’Ucraina tutti i beni acquisiti grazie alle sanzioni contro la Russia: «Stiamo lavorando ad uno strumento europeo che renda la confisca una possibilità disponibile a tutti gli Stati membri e l’intenzione successiva è di chiedere ai Paesi di destinare le risorse finanziarie delle confische a un fondo comune che consenta di finanziare le vittime».
14.00 – Lavrov: «La Russia non vuole una guerra in Europa»
13.00 – Il governo di Cherson chiede l’annessione diretta alla Russia
Il governo della regione meridionale dell’Ucraina chiamata Cherson ha annunciato ufficialmente la richiesta di annessione alla Federazione Russa. A farlo sapere durante una conferenza stampa è stato il vice capo dell’amministrazione Kirill Stremousov citato dall’agenzia di stampa russa Tass. «Se la Russia dovesse annunciare uno pseudo-referendum nelle pseudo-repubbliche, (tra cui anche Cherson ndr.) l’Ucraina non prenderà parte ad alcun processo negoziale», aveva dichiarato il presidente ucraino Zelensky lo scorso 23 aprile. Per questo la notizia riferita da Stremousov ora potrebbe rivelarsi cruciale soprattutto per i risvolti dei negoziati tra Russia e Ucraina.
12.00 – Gas, stop a un terzo della fornitura russa verso l’Europa
Da oggi 11 maggio l’Europa non riceverà più un terzo del gas proveniente dalla Russia. La fornitura di Mosca che attraverso l’Ucraina rifornisce l’Ue, subisce lo stop ufficiale. Ad annunciarlo e a confermare le indiscrezioni degli ultimi giorni, la compagnia ucraina Naftogaz, che gestisce le tubazioni che collegano la Russia con l’Europa. Attraverso la lettera a Gazprom stabilisce che l’Ucraina «non è più responsabile del trasporto del gas russo attraverso i territori ucraini sotto occupazione miliare russa». Naftogaz ha spiegato che la decisione è legata a cause «di forza maggiore che rendono impossibile continuare il trasporto di gas attraverso il valico di Sokhranivka e la stazione di compressione Novopskov».
May 11, 2022
10.00 – La Russia: militari ucraini bloccati nell’impianto chimico
L’agenzia di stampa russa Ria Novosti riferisce che alcune unità militari ucraine cacciate dall’esercito russo dalla città di Rubizhne, nel Donbass, sono bloccate nell’impianto chimico di Zarya. A dirlo è stato Apta Alaudinov, assistente del del presidente ceceno Ramzan Kadyrov: «Per tutti questi giorni siamo stati impegnati a bloccare l’impianto di Zarya. Avevamo il compito di liberarlo dal fianco sinistro fino a Kudryashovka per non lasciare il nemico dietro di noi. Questo compito è già stato completato, le nostre forze e i nostri mezzi hanno praticamente bloccato lo stabilimento di Zarya», ha detto Alaudinov.
9.00 – L’Ucraina: l’esercito russo ha sparato su un istituto per bambini disabili
L’esercito russo ha sparato su un istituto per bambini con disabilità che hanno bisogno di sostegno nella regione di Lugansk. Lo rende noto il capo dell’amministrazione militare regionale Sergiy Gaidai citato da Ukrinform. «I soldati di Mosca ieri hanno aperto il fuoco su Horske. L’edificio della scuola speciale della regione dove studiano i bambini con bisogni speciali è stato colpito. Grazie ai russi», ha affermato Gaidai. Ieri sono state bombardate per 15 volte aree residenziali e infrastrutture in tutta la regione. Il gasdotto principale di Severodonetsk è stato danneggiato, la città è senza gas e anche in blackout.
8.30 – Kiev: avanzata della Russia a Sud
L’esercito russo sta attaccando nelle direzioni di Slobozhansky e Donetsk, cercando di prendere piede nella direzione di Kryvyi Rih, in Ucraina meridionale. Lo scrive lo Stato maggiore delle forze armate di Kiev nel rapporto della mattina citato dall’Ukrainska Pravda. «Il nemico non interrompe le operazioni offensive nella zona operativa orientale per stabilire il pieno controllo sul territorio delle regioni di Donetsk, Lugansk e Cherson e mantenere il corridoio terrestre tra questi territori e la Crimea occupata. La più grande attività degli occupanti si osserva nelle direzioni di Slobozhansky e Donetsk», afferma il documento.
8.30 – 007 Uk: la Russia può arrivare a dominare il Mar Nero
La Russia può arrivare a dominare il Mar Nero nord-occidentale se riuscirà a consolidare la sua posizione sull’Isola dei Serpenti. Lo afferma il rapporto di intelligence del Ministero della Difesa britannico, riportato dal Guardian. «I combattimenti continuano sull’Isola, con la Russia che cerca ripetutamente di rinforzare la sua guarnigione. L’Ucraina ha colpito con successo le difese aeree russe e le navi di rifornimento con i droni Bayraktar». Secondo il rapporto, «le navi di rifornimento di Mosca hanno una protezione minima nel Mar Nero occidentale, dopo la ritirata della Marina russa in Crimea in seguito alla perdita della Moskva. Gli attuali sforzi della Russia per aumentare le sue forze sull’Isola dei Serpenti offrono all’Ucraina più opportunità di impegnare le truppe russe, ma se Mosca consolida la sua posizione sull’Isola con una difesa aerea strategica e missili da crociera di difesa costiera, potrebbe dominare il Mar Nero nord-occidentale».
8.00 – La Russia: proseguono i contatti con l’Ucraina
La portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova ha detto che i contatti tra Russia e Ucraina nella sfera dei colloqui procedono. «I contatti sono in corso», ha detto Zakharova a Radio Sputnik.
7.00 – Azovstal ancora sotto attacco
Il media bielorusso Nexta ha pubblicato su Twitter un video che mostra l’acciaieria Azovstal ancora sotto attacco. Intanto proseguono anche i combattimenti all’isola di Zmiiniy, ovvero l’Isola dei Serpenti, strategica, come ricordano le stesse forze di Difesa ucraine, per il controllo del nordovest del Mar Nero. Si intensificano – fa sapere Kiev – i tentativi per fare arrivare rinforzi alla guarnigione russa sull’Isola mentre gli ucraini rivendicano di aver distrutto, con i droni Bayraktar, le batterie contraeree degli occupanti e anche i loro rifornimenti via mare. Gli ucraini fanno anche sapere che ogni nuovo tentativo di attacco da parte nemica li mette in condizione di disporre di nuove occasioni per attaccare i russi.
May 11, 2022
6.00 – Il cyberattacco russo all’Internet ucraina
La Russia ha effettuato un attacco informatico contro la rete Internet satellitare che ha messo offline decine di migliaia di modem all’inizio della guerra con l’Ucraina, secondo quanto hanno affermato martedì gli Stati Uniti, la Gran Bretagna, il Canada, l’Estonia e l’Unione Europea. L’assalto digitale contro la rete KA-SAT di Viasat, spiega Reuters è avvenuto proprio mentre l’armato russa si spingeva in Ucraina. Il segretario di Stato americano Antony Blinken ha affermato che l’attacco informatico aveva lo scopo di interrompere il comando e il controllo ucraino durante l’invasione, e quelle azioni hanno avuto ripercussioni su altri paesi europei.
5.00 – La Camera Usa approva gli aiuti all’Ucraina
La Camera Usa ha approvato a stragrande maggioranza il nuovo pacchetto di aiuti – militari, economici e umanitari – all’Ucraina da 40 miliardi di dollari proposto dal presidente americano Joe Biden. I nuovi finanziamenti sono passati con 368 voti contro 57 e probabilmente sarà approvato dal Senato entro la fine della settimana.
4.00 – Musk: Starlink sotto attacco
Starlink, avverte Elon Musk, sino ad oggi ha bloccato i tentativi russi di cyberguerra attraverso disturbi e hackeraggi ma – è sempre l’imprenditore, ‘patron’ anche della rete satellitare messa a disposizione della resistenza ucraina, a denunciarlo su Twitter – «loro stanno intensificando gli sforzi». Ieri Musk aveva ironizzato sulle minacce di Rogozin, capo dell’Agenzia spaziale russa.
May 11, 2022
3.00 – Intelligence Usa: fino a 10 generali russi uccisi da Kiev
Secondo gli Stati Uniti sono tra otto e dieci i generali russi uccisi in Ucraina dalle forze di Kiev. Lo ha detto il capo dei servizi di intelligence militare Usa, il generale Scott Berrier, spiegando che il pesante bilancio è dovuto al ruolo insolito che i vertici militari di Mosca hanno svolto nella guerra contro l’Ucraina. «Invece di guidare le operazioni a distanza», ha spiegato Berrier, «i generali russi sono dovuti andare al fronte per assicurarsi che i loro ordini fossero eseguiti». Questo li ha esposti a maggiori pericoli e alle morti festeggiate dalle forze armate ucraine negli ultimi giorni.
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