Zelensky a Porta a Porta: «Non cederemo mai la Crimea a Mosca. Al tavolo solo se i russi se ne vanno»
«Sono pronto a parlare con Putin, ma senza ultimatum», così il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, intervistato da Bruno Vespa nella trasmissione Porta a Porta, ha dichiarato di essere pronto al dialogo con il presidente russo solo a patto che cambi l’approccio di Mosca. «Per quello che riguarda le trattative con la Russia, la questione si complica ogni giorno perché ogni giorno i russi occupano i villaggi», ha continuato il presidente, «molte persone hanno lasciato le loro case, sono state uccise dai russi e vedo tracce di torture e uccisioni. Questo non fa che complicare molto la possibilità di condurre trattative, vogliamo che capiate che la nostra società è molto pacifica, da otto anni volevamo fare una trattativa».
«La Crimea rimarrà territorio ucraino»
Il presidente ucraino ha poi affrontato uno dei temi più spinosi presenti sul tavolo delle trattative. «Non ho mai parlato di riconoscere l’indipendenza della Crimea, non la riconosceremo mai come parte della Federazione russa. Anche prima della guerra la Crimea aveva autonomia, ma è sempre stato territorio ucraino».
«Putin non riuscirà a salvarsi la faccia»
Zelensky ha poi parlato del presidente russo: «Non credo che Putin riuscirà a salvare la faccia», ha detto, «voleva portare a casa qualche risultato ma non lo ha trovato». E ancora: «Noi non dobbiamo cercare una via d’uscita per la Russia. Proporre a noi di cedere qualcosa per salvare la faccia del presidente russo non è corretto da parte di alcuni leader, non siamo pronti a salvare la faccia a qualcuno pagando con i nostri territori, non penso sia una cosa giusta».
«Senza armi non saremo potenti sul tavolo delle trattive»
A proposito delle potenze mondiali, Zelensky ha spiegato: «Non vedo tutta questa differenza tra la posizione europea e quella americana. Siamo tutti uniti sull’obiettivo di ripristinare l’integrità territoriale dell’Ucraina ma senza forze armate potenti la base delle trattative ucraine con la Russia non sarà potente». Il presidente ucraino ha così esortato il mondo a fornire ulteriori aiuti al proprio Paese in termini di forze e di armi, per garantire una competitività anche sul tavolo dei negoziati con Mosca.
«I russi devono andar via, da noi nessun compromesso»
Il presidente ucraino ha ribadito l’intenzione di non indietreggiare: «I russi se ne devono andare e devono rispondere di quello che hanno fatto. Non possiamo accettare compromessi per la nostra indipendenza». L’obiettivo dichiarato da Zelensky è quello della pace e di «altre cose normalissime come il rispetto della sovranità, dell’integrità territoriale, delle tradizioni del popolo, della lingua». La priorità per il presidente ora è quella di «liberare i villaggi e le case, restituire al popolo ucraino quello che gli è stato saccheggiato».
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