L’Austria minaccia la Russia: «Pronti a confiscare il deposito di Gazprom a Salisburgo»
«Se Gazprom non riempirà di gas l’impianto di stoccaggio di Salisburgo, l’Austria è pronta a confiscarlo e a metterlo a disposizione di altri fornitori». L’ultimatum alla multinazionale russa responsabile della maggior parte dell’export di gas verso l’Europa arriva dal cancelliere austriaco Karl Nehammer. In un’intervista a Kronen Zeitung, il più diffuso quotidiano austriaco, Nehammer ha avvertito sulle intenzioni del governo laddove Mosca decidesse di chiudere il flusso di gas. «Ci assicureremo che se la Gazprom russa non riempirà il nostro più grande deposito, glielo prenderemo e lo consegneremo ad altri fornitori», ha continuato. Il deposito di cui parla il cancelliere è quello di Haidach, vicino a Salisburgo, il più grande serbatoio del Paese e il secondo di tutta l’Europa centrale. Secondo quanto riferiscono le fonti del giornale austriaco attualmente il deposito sarebbe completamente vuoto.
«Continueremo a pagare in euro»
L’imposizione di Putin verso i Paesi esteri di pagare il gas in rubli ha fin dall’inizio trovato una ferma opposizione da parte del cancelliere austriaco. Nonostante i media russi avessero settimane fa riferito di una disponibilità di Vienna ad accettare le condizioni di Mosca, Nehammer si era affrettato a smentire tutto, definendo le notizie diffuse «un falso della propaganda russa». L’Austria continuerà quindi a pagare il gas russo in euro e «ribadisce la sua rigorosa adesione alle sanzioni dell’Ue concordate». Una posizione che mette in serio rischio le forniture di gas da Mosca a Vienna. Ma il cancelliere non sembra essere spaventato e lancia la contro minaccia: confischeremo il serbatoio e lo offriremo ad altri.
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