Il ritiro dell’esercito russo da Kharkiv: «È la più brutta battuta d’arresto per Putin»
L’esercito russo sta ritirando i propri soldati da Kharkiv, la seconda città dell’Ucraina, dove sta perdendo terreno. Lo scrive oggi il New York Times, che cita funzionari ucraini e occidentali. Per la Russia si tratta della seconda maggior battuta d’arresto nell’Operazione Speciale di Vladimir Putin dal ritiro da Kiev del mese scorso. Secondo i funzionari, il Cremlino dovrebbe probabilmente reindirizzare le truppe verso sud-est, dove starebbe rafforzando la propria presenza a Izjum, città a due ore da Kiev, catturata un mese fa, alle porte del Donbass. In nottata il vice ministro degli Interni ucraino Yevhen Yenin aveva accusato i russi di aver aperto il fuoco da un carro armato contro i civili in un villaggio nella regione. Secondo l’intelligence britannica l’obiettivo principale dei russi è quello di circondare gli ucraini isolandoli dai rinforzi che provengono da ovest. «Le nostre forze armate mantengono le posizioni e respingono il nemico!», scrive su Telegram il governatore della regione nord-orientale ucraina di Kharkiv, Oleh Synyehubov. «La notte è stata relativamente tranquilla», aggiunge Synyehubov, spiegando che un razzo ha colpito la zona dell’aeroporto senza provocare feriti. Mentre si registrano tre morti e cinque feriti nei villaggi di Saltivka, Dergachi, Zolochiv, Balaklia e Shebelinka.
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