Salvini: «Dalla guerra si esce con un’iniziativa di Italia, Francia e Germania. La Lega è pronta»
Per Matteo Salvini dalla guerra in Ucraina si esce «con un’iniziativa europea che parta dai tre grandi Paesi fondatori dell’Unione: Italia, Francia e Germania. Con l’obiettivo di spingere le parti a negoziare». Il leader della Lega in un’intervista rilasciata oggi al Corriere della Sera dice che l’Italia può e deve giocare un ruolo di primo piano: «Per arrivare alla pace è essenziale che nessuno si senta umiliato, deve prevalere la voce della diplomazia e del buonsenso. Gli italiani e gli europei vogliono la pace: la Lega ed io personalmente siamo pronti ad ogni sforzo e ad incontrare ogni possibile interlocutore».
E quando Marco Cremonesi gli ricorda le ambiguità della Lega nel rapporto con la Russia, Salvini risponde che «la nostra posizione è chiara: abbiamo condannato senza se e senza ma l’invasione dell’Ucraina. Abbiamo votato lealmente con il governo. La guerra ha cambiato rapporti e giudizi, ma occorre lavorare per ricostruire relazioni diplomatiche, commerciali, culturali. In questo seguiamo la miglior politica estera italiana dal dopoguerra fino a Berlusconi e Prodi. È una sciocchezza prendersela con artisti, intellettuali, sportivi russi».
Infine, sul voto dopo il discorso di Draghi del 19 maggio chiesto dal M5s: «Quando il Parlamento si esprime è sempre positivo, tuttavia in un momento difficile come questo la Lega intende proporsi come un elemento di stabilità. Riteniamo giusto innanzitutto sentire cosa ha da dire il presidente del Consiglio, e comprendere qual è la sua strategia circa la “postura” che l’Italia dovrebbe assumere, nel caso in cui la guerra si prolungasse. Poi faremo le nostre valutazioni politiche».
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