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Il generale Chiapperini: «La Russia può puntare missili balistici sull’Europa, ma sarebbe solo una minaccia»

14 Maggio 2022 - 07:01 Redazione
generale chiapperini russia nato missili iskander
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L'ex comandante dei contingenti Nato e Onu in Kosovo: se Finlandia e Svezia aderiscono alla Nato da Mosca al massimo azioni dimostrative

Il generale Luigi Chiapperini, ex comandante dei contingenti Nato e Onu in Kosovo, spiega oggi in un’intervista rilasciata a Il Messaggero che Mosca è pronta a puntare missili balistici sull’Europa dopo gli annunci sull’ingresso di Finlandia e Svezia nella Nato. Ma aggiunge anche che potrebbe essere soltanto una minaccia. Le «ritorsioni militari» minacciate da Mosca sembrano al generale più un annuncio con l’obiettivo di rallentare il processo di adesione: «Nel breve termini potrebbero esserci misure dimostrative con una presenza più massiccia di militari al confine. In caso invece di vere e proprie azioni militari, finché i due paesi non saranno (se lo saranno) a pieno titolo nell’Alleanza la Nato non potrà intervenire».

Per questo, spiega il generale, sono arrivati gli accordi di mutualità con Gran Bretagna e Stati Uniti: «Ora la Russia sarà costretta a schierare capacità militari addizionali anche verso il fianco Nord-Ovest. Ciò potrà avere due conseguenze: lo spostamento di unità o il riorientamento di alcune capacità missilistiche da altri fronti che rimarrebbero sguarniti. Oppure una nuova corsa al riarmo alla quale stiamo già assistendo da qualche anno». Ma secondo Chiapperini l’adesione di Finlandia e Svezia alla Nato non rappresenterà il grilletto che farà sparare a Mosca le armi più pericolose.

E i missili che possono minacciare le capitali europee? «Quello che sappiamo è che il codice missilistico Iskander 9K720 (conosciuto in ambito Nato con il codice SS-26 Stone) è un missile balistico a corto raggio su veicolo stradale, quindi con elevata mobilità, con una portata fino a 500 chilometri. Per obiettivi più distanti ci sarebbero altri ordigni. Ma la letalità dell’Iskander sta nel fatto che non segue una traiettoria balistica e la si può cambiare durante il volo. I paesi occidentali dispongono di ottime difese anti-missile, che però vanno adeguate alla minaccia».

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