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Musk vuole svelare l’algoritmo di Twitter: «L’open source è l’unica strada per ottenere la fiducia degli utenti»

15 Maggio 2022 - 21:34 Valerio Berra
Fra i software open source più noti ci sono il browser Mozilla Firefox e il pacchetto Libre Office

Per il numero di smentite, annunci, cambi di programma e sparate di ogni foggia, sembra che più che un social network Elon Musk abbia pagato a caro prezzo la possibilità di restare sempre in posizioni dignitose nelle home page dei giornali. Dopo le accuse sulla percentuale degli account fasulli, per Musk più alta del 5 per cento, e quelle sull’accordo di riservatezza, ora l’autoproclamato Tecnoking sta mettendo in dubbio il funzionamento dell’algoritmo che regola il social network. Con un tweet, che da solo ha superato i 400 mila like, ha scritto a tutti di attivare la versione Latest tweers sui loro account, così da impedire all’algoritmo di selezionare al posto nostro i tweet che compaiono sulla home page. Un piccolo tutorial che Musk accompagna con un giudizio: «Siete manipolati dall’algoritmo in modi che neanche potete immaginare». Al tweet ha risposto anche Jack Dorsey, uno dei fondatori della piattaforma: «L’algoritmo di cui hai parlato è disegnato per non farti perdere tempo quando sei via per un po’».

Per Musk la direzione da seguire è semplice: l’open source. I codici open source sono quelli che qualsiasi utente può consultare per verificare il loro funzionamento. Ovviamente si tratta di un linguaggio per iniziati: chi non ha competenze informatiche si troverà davanti a strisce di parole e numeri buone per al massimo per qualche sfondo accattivante sullo smartphone. Dopo aver accusato Twitter di usare un algoritmo che manipola gli utenti, Musk ha detto: «E non penso nemmeno ai bug che potrebbero esserci nel codice. L’open source è la strada per risolvere sia la fiducia degli utenti che l’efficacia dell’algoritmo».

I software open source

Open source non vuol dire licenza libera. I software rilasciati con questa definizioni non possono essere tagliati e copiati in libertà ma sono comunque legati a tutte le regole del copyright. La differenza è che possono essere controllati dagli utenti. I prodotti più noti di questo settore sono quindi accompagnati da community che si occupano di tenere monitorato ogni aggiornamento. Fra gli esempi più famosi ci sono il browser Mozilla Firefox e il pacchetto di software Libre Office che fornisce servizi simili a quelli di Microsoft Office.

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