Eurovision, il sindaco di Torino rompe il silenzio sulle molestie alle volontarie: «Dalle verifiche non è emerso nulla»
«Dalle verifiche non sono emersi dei casi di molestie. Però colgo l’occasione per dire alle nostre volontarie di non avere alcun indugio a denunciare se sono capitati episodi di quel tipo». Nel giro di conferenze stampa che segnano la fine dell’Eurovision Song Contest di Torino è intervenuto anche il sindaco Stefano Lo Russo, eletto nello scorso autunno con una coalizione di centrosinistra. Lo Russo non si era ancora espresso sul caso delle presunte molestie avvenute alla Reggia di Venaria durante un evento di Gala legato alla festival musicale. Lo Russo ha spiegato che dagli uffici del comune sono partite delle verifiche interne per capire se fosse necessario procedere contro le persone accusate di aver molestato delle volontarie presenti all’evento. Al momento il comune di Torino non sta prendendo in considerazione nessuna azione in questo senso. Lo Russo ha ribadito: «Quando si trattano questi temi deve essere chiaro: l’ambiguità non può e non deve avere cittadinanza e se ci sono stati anche solo episodi di fastidio vanno assolutamente denunciati».
Cosa è successo alla Reggia di Venaria
Tutto è iniziato prima che l’Eurovision Song Contest cominciasse ufficialmente. Domenica 8 maggio alla Reggia di Venaria, antica residenza sabauda vicino a Torino, si è tenuto un evento di gala a cui hanno partecipato tutte le delegazioni, termine che nel gergo dell’Eurovision identifica i cantanti in gara e tutte le persone che ruotano loro attorno, dai musicisti ai ballerini passando per interpreti e addetti stampa. Qui erano presenti anche i volontari del festival, ragazzi e ragazze che hanno scelto di prestare servizio alla fiera. Come il loro titolo rende chiaro, non sono stati coperti da nessun tipo di retribuzione: veniva data loro solo una maglia, un buono pasto al giorno e dei biglietti per spostarsi a Torino.
Nelle chat di questi ragazzi sono cominciati a circolare racconti e testimonianze di molestie. Si parlava di un gruppo di ballerini appartenenti a una delegazione straniera che durante l’evento alla Reggia di Venaria avrebbero preso di mira alcune ragazze, con molestie verbali e violenze fisiche. Sulla cronaca locale, a partire dall’edizione torinese del Corriere della Sera, sono arrivate alcune testimonianze, tutte in forma anonima, che denunciavano episodi simili, sempre avvenuti durante la cena di Gala. La dipendente del comune di Torino che si occupa della logistica dei volontari aveva negato tutto: «Se qualcuno vuole gettare fango su una festa così colorata e allegra, dice bugie».
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