Ucraina, Zelensky avverte: «A breve nuovo attacco di Mosca nel Donbass. Ma sono in un vicolo cieco» – Il live blog
Nell’81esimo giorno di guerra in Ucraina, l’esercito di Kiev denuncia nuovi attacchi russi all’acciaieria Azovstal, a Mariupol. Nel frattempo, il segretario di Stato americano Antony Blinken è arrivato a Berlino per il vertice Nato, dove discuterà di «un’azione sostenuta per affrontare l’aggressione» della Russia.
22.18 – Zelensky: «I russi si preparano a un nuovo attacco nel Donbass»
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky a spiegato che le truppe di Kiev si stanno preparando ai prossimi tentativi di Mosca di rafforzare la sua presenza nel Donbass: «Siamo pronti a nuovi tentativi della Russia di attaccare il Donbass, per consolidare le sue posizioni nel sud dell’Ucraina. Gli occupanti ancora non vogliono ammettere di essere in un vicolo cieco e che la loro cosiddetta ‘operazione speciale’ è già fallita. Il popolo spingerà gli invasori al pieno riconoscimento della realtà».
20.00 – Le mogli dei soldati Azov: «Salvate le loro vite nell’acciaieria»
«La cosa più importante è salvare la vita agli eroi dell’Ucraina, non dare loro riconoscimenti postumi». A dirlo è Yuliia Fedosiuk, la moglie di uno dei militari del battaglione Azov bloccati all’interno dell’acciaieria Azovstal di Mariupol nel corso di una conferenza stampa congiunta con altre mogli di soldati. «Continuiamo a sentire parlare di quanto sia grande la tragedia accaduta ad Azovstal. Ma non è ancora finita», ha continuato Fedosiuk riportata da The Kyiv Independent, «crediamo che sia ancora possibile far uscire da lì i nostri difensori».
19.00 – La Turchia verso il sì all’ingresso di Finlandia e Svezia
«La Turchia ha espresso delle preoccupazioni. Ma sono fiducioso che troveremo una soluzione e un accordo». Così il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg ha parlato delle intenzioni del Paese di Erdogan sull’entrata di Svezia e Finlandia nell’Alleanza militare. «La Turchia – ha detto – non sta tentando di bloccarne l’adesione». Poche ore fa era stato lo stesso portavoce del presidente turco ad alleggerire i toni parlando di «porte aperte». Un’affermazione arrivata dopo le precedenti dichiarazioni di Erdogan che avevano respinto in modo categorico l’idea di un apertura della Nato ai due Paesi scandinavi.
18.00 – Helsinki ufficializza la richiesta: «Vogliamo entrare nella Nato»
Lo avevano anticipato lo scorso 12 maggio e ora il presidente Sauli Niinistö in conferenza stampa assieme alla prima ministra Sanna Marin hanno ufficializzato la richiesta di entrare a far parte della Nato. «È un giorno storico, una nuova era si apre», ha dichiarato Niinistö.
13.00 – Kiev: «277 bambini morti da inizio invasione»
Sono 277 i bambini uccisi dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina e oltre 420 sono rimasti feriti. A riferirlo è il servizio stampa della Procura generale citata dall’agenzia di stampa ucraina Interfax. La fonte fa anche sapere che si tratta di dati non definitivi «perché il lavoro di ricognizione nei territori occupati e poi liberati è ancora in corso». Secondo quanto riportato da Interfax, dall’inizio dei bombardamenti di città e villaggi ucraini da parte delle forze armate russe sono state danneggiate 1.748 istituzioni educative, 144 delle quali completamente distrutte.
12.00 – Nato: «L’Ucraina può vincere la guerra»
«L’Ucraina può vincere la guerra», così Mircea Geoana, uno dei vicesegretari della Nato, davanti al vertice informale dei ministri degli Esteri dell’Alleanza a Berlino. Geoana ha aggiunto che nel corso della la cena di ieri sera con i rappresentanti Finlandia e Svezia si respirava «un clima costruttivo». Una percezione confermata dalla ministra degli Esteri tedesca Annalena Baerbock: «Se il parlamento e la popolazione di Svezia e Finlandia decideranno di entrare nella Nato, saremo ancora più forti».
11.00 – Il sottosegretario agli Esteri italiano: «Non gireremo le spalle a Kiev»
«L’idea che sul sostegno a Kiev l’Italia cominci a girarsi dall’altra parte non si può prendere in considerazione. A dirlo è il sottosegretario agli Esteri Benedetto Della Vedova in diretta su SkyTg24. «All’invasione dell’invasione, Draghi lo ha detto chiaramente», ha continuato Della Vedova, «l’Italia non volterà le spalle. Che dopo due mesi si possa cambiare idea è sbagliato dal punto di vista politico perché restituirebbe un’immagine inaffidabile del Paese, ed è sbagliato dal punto di vista strategico, perché noi volevamo che l’Ucraina resistesse e l’Ucraina sta resistendo anche grazie all’invio di strumenti di difesa da parte di Nato e Ue».
9.30 – «I russi hanno usato bombe incendiarie o al fosforo ad Azovstal»
«Ieri gli occupanti hanno usato per la prima volta bombe incendiarie o al fosforo contro i difensori di Mariupol». A dirlo è il consigliere del sindaco Petro Andryushchenko. «Gli stessi occupanti affermano che sono stati usati proiettili incendiari 9M22C con strati di termite. La temperatura di combustione è di circa 2-2,5mila gradi Celsius. È quasi impossibile fermare la combustione. L’inferno è sceso sulla terra alla Azovstal», ha aggiunto.
7.30 – Blinken a Berlino
Il segretario di Stato americano Antony Blinken è arrivato a Berlino. In un post su Twitter ha scritto: «Incontrerò informalmente i ministri degli esteri dei paesi Nato per discutere della nostra alleanza e di un’azione sostenuta per affrontare l’aggressione non provocata della Russia contro l’Ucraina».
May 14, 2022
6.00 – Kiev: «Attacchi russi su Azovstal»
Secondo lo Stato maggiore delle forze armate ucraine, a Mariupol le truppe russe continuano a bloccare le unità di difesa nell’acciaieria Azovstal, lanciando attacchi dai cieli e con l’artiglieria. Sempre nel sud del paese, le truppe russe si stanno raggruppando per riprendere l’offensiva su Barvinkove (nell’oblast di Kharkiv vicino al Donbass) e Sloviansk (nel Donetsk) e continuano a portare avanti attacchi nelle direzioni di Lyman, Sievierodonetsk, Avdiivka e Kurakhove, tutte cittadine del Donetsk. «Nella direzione di Sloviansk, il nemico ha aperto il fuoco sulle forze di difesa ucraina, tentando invano di aprire un varco. Stanno ricostituendo le perdite e raggruppandosi per riprendere un’offensiva su Barvinkove e Sloviansk», spiega lo Stato maggiore dell’esercito di Kiev.
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