Dall’ammirazione per Luca Traini all’antisemitismo, cosa sappiamo sul killer suprematista di Buffalo
«Strano» e con «visioni estremiste». Così i compagni di classe di Payton Gendron descrivono il killer autore della sparatoria al Tops Friendly Market di Buffalo, nello stato di New York, nella quale sono morte 10 persone. Il diciottenne, ha pubblicato un manifesto suprematista bianco, che sta fornendo diversi spunti per comprendere la sua personalità e le sue visioni. Ecco quello che è stato svelato finora.
Le origini del suprematismo
Gendron è stato descritto dagli investigatori come un ragazzo «annoiato», che si sarebbe radicalizzato durante il lockdown su visioni suprematiste bianche. Nel manifesto si legge: «La popolazione bianca diminuisce. Per mantenere la sua popolazione bisogna arrivare a un tasso di fertilità… che nell’occidente dev’essere di circa 2.06 figli per donna». Dal documento, lungo 180 pagine, si apprende che Gendron avrebbe abbracciato le sue visioni radicali sul forum 4Chan, lo stesso che ha dato i natali al noto gruppo complottista QAnon. Dal manifesto si apprende anche che Gendron sostiene la teoria del great replacement, secondo la quale i democratici americani starebbero favorendo l’immigrazione illegale negli Usa per guadagnare voti.
Gli idoli
Sempre nel manifesto si leggono riferimenti all’attacco a Dylan Roof, killer di sei afroamericani in una chiesa della Carolina del Sud e quello di Christchurch, in Nuova Zelanda. Anche in quel caso il killer, Brenton Tarrant, era un suprematista che ha trasmesso le atrocità in streaming. C’è anche uno stragista italiano tra gli idoli di Gendron: Luca Traini, che nel 2018 a Macerata sparò contro degli immigrati da un’auto. Non vi furono vittime, ma diverse persone rimasero ferite, e negozi ed edifici vennero danneggiati.
Nazismo e antisemitismo
Gli ex compagni di classe hanno riferito che nel corso di un’esercitazione in classe al liceo nella quale era stato loro chiesto di creare un Paese e di determinarne la forma di governo, Gendron decise che il suo Paese sarebbe stato governato da un regime autocratico «stile Hitler». Gendron inoltre sostiene che la teoria critica della razza, elaborata tra gli anni Settanta e Ottanta per spiegare il razzismo sistemico delle istituzioni americane, sia in realtà un’invenzione degli ebrei per danneggiare i bianchi.