Il bimbo di un anno ricoverato a Perugia: le fratture, gli ematomi e il braccio rotto due mesi prima
La storia del bambino di un anno ricoverato in rianimazione all’ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia assume contorni sempre più inquietanti. Si sa che è stato ricoverato al Pronto Soccorso in arresto cardiaco ed ipotermia e che è stato portato in ospedale avvolto in una coperta bagnata da un uomo che si è poi dileguato. I medici in sei minuti sono riusciti a rianimarlo e a trasferirlo in terapia intensiva. Intanto la madre di origine nigeriana ha fornito la sua versione della storia, sulla quale adesso indaga la procura di Perugia. E che dovrà spiegare molte cose.
Ovvero in che modo il bambino si sia procurato la frattura sulla parte sinistra della testa e la tumefazione in sede frontale destra, come si riporta nel referto. E poi se ci sia una connessione con quanto accaduto meno di due mesi prima. Quando il bambino venne ricoverato per un osso del braccio, l’omero, rotto. Anche qui, nessuna spiegazione da parte della madre riguardo l’incidente. Intanto lui è stato trasferito all’ospedale Meyer di Firenze, dove è dichiarato ancora in pericolo di vita. E la madre di origine nigeriana ha fornito la sua prima versione agli inquirenti.
«Eravamo a casa di amici, mio figlio si è messo in bocca un biscotto e poi ha cominciato a non respirare più, così io l’ho preso, l’ho strattonato, l’ho scosso e poi gli ho gettato addosso dell’acqua fredda per farlo riprendere. Ma visto che non migliorava, un mio amico l’ha preso ed è corso in ospedale», ha detto lei nella prima versione fornita agli inquirenti e riportata dal Corriere della Sera. Ma questo non spiega le fratture e le tumefazioni.
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