In Evidenza Cop29Donald TrumpGoverno Meloni
ESTERICommissione UEEnergie rinnovabiliGasGreenPannelli solariPiano energeticoPolitiche energeticheUnione europeaUrsula von der Leyen

REPowerEU, von der Leyen sul piano Ue per l’energia: «Verso l’obbligo di pannelli solari sulle case. Acquisti del gas possibili su piattaforma europea»

Ursula von der Leyen ha presentato il progetto della Commissione europea da 300 miliardi di euro per gas e transizione green

Un piano da quasi 300 miliardi per far fronte alla crisi energetica. La Commissione europea ha presentato oggi, 18 maggio, il nuovo REPowerEu, il pacchetto di aiuti finanziari che aiuteranno i Paesi membri ad ammortizzare gli effetti generati dalla guerra in Ucraina. In pratica, la Commissione propone di modificare le regole del Recovery fund per permettere ai paesi di ricevere i prestiti non usati da altri Stati membri. Una cifra, quella dei prestiti non sfruttati del NexGenEu, che al momento ammonta a 225 miliardi di euro. A questi, Bruxelles ha proposto di aggiungere 72 miliardi in sovvenzioni. «Dobbiamo ridurre la nostra dipendenza energetica dalla Russia il più rapidamente possibile», ha detto la presidente Ursula von der Leyen presentando il piano. «Lo possiamo fare lavorando su tre livelli: puntando sul risparmio energetico, diversificando le nostre importazioni di energia dai combustibili fossili e accelerando la transizione verso l’energia pulita».

I pannelli solari

Sul versante della transizione green, von der Leyen ha fatto sapere che la Commissione sta lavorando sull’obbligo di copertura solare per gli edifici commerciali e pubblici entro il 2025 e per i nuovi edifici residenziali entro il 2029. «Un progetto ambizioso ma realistico», ha detto. La Commissione propone anche di accelerare le procedure autorizzative per le energie rinnovabili e le relative infrastrutture (come le reti).

La piattaforma (non obbligatoria) per l’acquisto comune del gas

Una novità c’è anche sul fonte del gas. I rappresentanti dei governi dei 27 Paesi membri hanno deciso di creare una piattaforma per l’acquisto congiunto di gas, Gnl e idrogeno, e la Commissione ha proposto una via operativa da seguire. Si tratta di un meccanismo di appalto congiunto per seguire un comune approccio nei confronti dei Paesi fornitori, ma che sarà solo su base volontaria. Non ci sarà l’obbligo per gli Stati membri di parteciparvi.

No al tetto al prezzo

Sul tetto al prezzo del gas, però, non ci sono ancora decisioni definitive. Von der Leyen ha detto che il price cap europeo al gas è possibile «solo in caso di totale interruzione delle forniture». Il REPowerEu prevede che, in ogni caso, il tetto dovrà essere «limitato al periodo di emergenza», non deve portare ad «una riduzione della domanda» e non «deve compromettere la capacità dell’Ue di attrarre forniture alternative di gas o gnl», si legge nel testo. Resta invece, come accaduto in Spagna e Portogallo, la possibilità dei singoli Stati di regolamentare a livello nazionale il prezzo del gas.

500 milioni per la difesa comune

Von der Leyen ha annunciato anche un nuovo investimento per incentivare gli appalti congiunti in termini di difesa. La Commissione, ha detto, è pronta a investire 500 milioni di euro in due anni per incentivare gli Stati membri a «procedere ad appalti congiunti per colmare le lacune più urgenti e critiche». Gli ambiti di intervento nel breve termine sono il rifornimento dei magazzini, la sostituzione dei sistemi dell’era sovietica e il rafforzamento dei sistemi di difesa aerea e missilistica.

Immagine di copertina: EPA/STEPHANIE LECOCQ

Leggi anche:

Articoli di ESTERI più letti