«Inaudito»: svelate le irregolarità nei voti dell’Eurovision. Ma la vittoria dell’Ucraina resta confermata
«Un’irregolarità di tali proporzioni è inaudita». Sono queste le parole che si leggono nel comunicato dell’Ebu (la European Broadcasting Unit) sullo scandalo che è nato in seguito alle irregolarità dei voti riscontrate nella finale e nella semifinale dell’Eurovision. Le irregolarità hanno coinvolto sei Paesi: Azerbaijan, Georgia, Montenegro, Polonia, Romania e San Marino. C’è il sospetto che questi Paesi si siano accordati per votarsi a vicenda. Nel comunicato si legge: «Nella seconda semifinale è stato osservato che quattro delle sei giurie coinvolte hanno piazzato gli altri cinque Paesi nella loro top 5 (considerando che non è possibile votare per sé stessi). Una delle giurie ha messo gli stessi Paesi nella top 6, mentre un’altra ha messo quattro dei cinque Paesi nella top 4 e uno nella top 7. Quattro dei sei hanno ricevuto almeno un set da 12 punti, che è il massimo che può essere attribuito». Il voto è stato considerato irregolare anche alla luce del fatto che cinque dei sei stati coinvolti non sono stati inseriti nella top 8 da nessuno degli altri 15 Paesi votanti. Inoltre, quattro dei sei sono stati piazzati negli ultimi sei posti dagli stessi 15.
Il ricalcolo e le accuse di complotto
In seguito alle irregolarità riscontrate, la Ebu ha deciso di sostituire il voto dei sei Paesi in questione con uno calcolato sulla base dei loro comportamenti di voto precedenti, sia nella semifinale che nella finale. A causa di ciò si sono levate le proteste della Romania, che fanno notare che i 12 punti di Bucarest erano andati alla Moldavia, e non all’Ucraina come apparso nella classifica finale. La notizia era circolata sui social, alimentando la teoria che l’Eurovision sia stato truccato per fare vincere l’Ucraina. Tuttavia, come dimostrato da Open in un fact-check, la Kalush Orchestra avrebbe trionfato ampiamente anche se i voti originali fossero stati mantenuti.
La conferma della decisione
Alla luce dei dati presentati nel comunicato, l’Ebu ha confermato le irregolarità e difeso il ricalcolo dei voti. Nel documento, si legge anche che l’emittente «ha discusso delle irregolarità con le televisioni nazionali coinvolte dando loro l’opportunità di investigare più a fondo il comportamento della giuria del loro Paese».
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