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007 Uk: la Russia non riesce a far volare i droni per le sanzioni. Kiev: la guerra continua – Il live blog

21 Maggio 2022 - 18:00 Redazione
Le notizie più importanti, mappe e approfondimenti a cura della redazione di Open

Nell’87esimo giorno della guerra in Ucraina la Russia dispiega le sue forze per l’iniziativa militare nel Donbass, rivendicando la vittoria a Mariupol e lanciando una grande offensiva nella provincia di Lugansk. Ieri gli ultimi soldati ucraini dentro l’acciaieria Azovstal si sono arresi, mentre i proprietari dell’acciaieria minacciano di fare causa a Mosca. Secondo il Pentagono non ci sono prove che la Russia abbia usato armi laser in Ucraina. Il presidente Zelensky ha proposto di confiscare i beni dei russi all’estero e darli in risarcimento alle vittime della guerra. Intanto il presidente della Russia Vladimir Putin ha affermato che il numero di attacchi informatici alla Russia da parte di «strutture statali» straniere è aumentato più volte e la Russia deve rafforzare le sue difese informatiche.

18.00 – Mosca valuterà scambio di soldati Azov con Medvedchuk

La Russia ha dichiarato che prenderà in considerazione la possibilità di valutare uno scambio di prigionieri con l’Ucraina. Lo scambio sarebbe tra i soldati del battaglione Azov, che stanno difendendo l’acciaieria Azovstal a Mariupol, e l’oligarca filorusso Viktor Medvedchuk che venne catturato ad aprile in un blitz degli 007 di Kiev. Lo si apprende da una conferenza stampa a Donetsk con Leonid Slutsky, negoziatore russo e capo della commissione Affari Esteri della Duma, citato da Interfax.

17.00 – Zelensky: «Abbiamo bisogno di entrare nell’Ue, non di compromessi»

Durante una conferenza tra il primo ministro portoghese Antonio Costa, in visita a Kiev, e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, quest’ultimo ha sottolineato che il suo paese ha bisogno di entrare nell’Unione Europea e non di compromessi. L’ha detto riferendosi alla proposta della Francia di creare una più ampia «comunità politica europea» in cui far entrare l’Ucraina, ma anche la Gran Bretagna, in attesa dell’iter di adesione all’Ue.

16.00 – Zelensky incontra il primo ministro portoghese Costa

Volodymyr Zelensky ha incontrato oggi, 21 maggio, il primo ministro portoghese, António Costa. L’incontro definito «importante e significativo» dal presidente ucraino, si è concentrato sul sesto pacchetto di sanzioni contro la Russia, sui crimini di guerra e sull’integrazione europea e la ricostruzione dell’Ucraina dopo il conflitto. Il primo ministro Antònio Costa ha dichiarato che la sua nazione è dalla parte dell’Ucraina e ha preso l’impegno di «approfondire ulteriormente il sostegno umanitario, finanziario e militare».

14.00 – Incendi nel centro aerospaziale Zhukovsky 

Fiamme in una sottostazione di trasformazione nei locali dell’Istituto centrale di aeroidrodinamica Zhukovsky, nella regione di Mosca. Lo riferisce una fonte all’agenzia russa Interfax. Quello di Zhukovsky è il centro più importante nel settore aereospaziale russo. Il rogo poi è stato spento; non ci sarebbero vittime. Tra gli sviluppi del TsAGI ci sono la partecipazione ai progetti del razzo Energia e dello Space Shuttle Buran. Quello di oggi, però, non è il primo incendio che si verifica in Russia da quando è cominciata la guerra in Ucraina.

13.30 – Kuleba: «Rotte terrestri per esportare il cibo»

«Bloccando i nostri porti, la Russia mette a rischio fame milioni di persone. Insieme ai partner, l’Ucraina ha stabilito due rotte terrestri alternative per consegnare le esportazioni di cibo e salvare l’Africa e altre regioni dalla carestia. La Russia deve porre fine al blocco per consentire la piena e libera esportazione». Queste le parole del ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba su Twitter.

13.00 – Ministra degli Esteri britannica: «Armi alla Moldavia, deve proteggersi dalla Russia»

Intervistata dal Telegraph, la ministra degli Esteri britannica Liz Truss ha rivelato che il Regno Unito avrebbe cominciato a discutere con i suoi alleati internazionali sull’invio di armi moderne alla Moldavia affinché possa proteggersi dalla Russia. «Putin è stato assolutamente chiaro sulle sue ambizioni di creare una grande Russia, e solo perché i suoi tentativi di conquistare Kiev non hanno avuto successo non significa che abbia abbandonato queste ambizioni», ha affermato Truss.

10.00 – Kiev: 232 bambini morti per la guerra

Secondo il Registro unificato delle indagini preliminari, così come altre fonti che necessitano di conferma, dal 24 febbraio alle 8 di questa mattina 232 bambini sono morti e 430 sono stati feriti da quando la Federazione russa ha invaso l’Ucraina. Così scrive la commissaria parlamentare per i diritti umani, Ludmylla Denisova, sul suo canale Telegram. Il numero esatto dei minori non è tuttavia ancora stato stabilito a causa del fatto che le forze di occupazione stanno ancora combattendo attivamente nelle città Ucraina.

9.30 – Il ministero degli Interni di Kiev: la guerra continuerà fino alla nostra Stalingrado

Il consigliere del ministro degli interni ucraino Anton Gerashchenko ha detto alla tv ucraina che la guerra continuerà «fino a quando non faremo la nostra “Stalingrado”, la nostra battaglia di Kursk sui russi». Secondo Gerashchenko, «la controffensiva ucraina vicino a Kharkiv ha dimostrato che Kiev potrebbe sferrare un ‘pugno’: spingere i russi fuori dai nostri territori con forze superiori. Abbiamo bisogno di ricevere ancora di più e ancora più velocemente armi dai nostri alleati, dobbiamo preparare meglio le unità, perché ci sono perdite non solo» tra i russi, «ma anche dalla nostra parte. Ma la nostra motivazione a difendere la nostra terra è enorme, mentre per i russi la motivazione a combattere nel territorio dell’ucraina praticamente non c’è», ha aggiunto.

9.00 – 007 Uk: la Russia ha un problema con i droni

La Russia ha un problema con i droni. Lo fa sapere l’intelligence britannica nel suo consueto aggiornamento sulla guerra in Ucraina: Mosca ha provato ad applicare il concetto di “attacco di riconoscimento” usato in Siria per identificare i bersagli da colpire con aerei o artiglieria. Ma a causa della carenza di droni di riconoscimento sta fallendo nell’obiettivo. E questo perché le sanzioni non le permettono di acquistare il necessario sul mercato mentre la capacità manifatturiera interna non basta. Nel conflitto in corso «i droni hanno giocato un ruolo cruciale da entrambe le parti, sebbene abbiano sofferto un elevato tasso di perdite», fanno sapere gli 007 di Sua Maestà. «I droni si sono rivelati vulnerabili sia all’abbattimento che alle interferenze elettroniche», spiegano da Londra, avvertendo che «se la Russia continua a perdere droni al ritmo attuale, le capacità di intelligence, sorveglianza e riconoscimento delle forze russe andranno incontro a un ulteriore deterioramento, il che avrà un impatto negativo sull’efficacia operativa».

8.30 – L’Ucraina: 6 civili uccisi a Lugansk

Sono 6 i civili uccisi nei combattimenti in corso da ieri nel Lugansk. Lo riferisce il capo dell’amministrazione militare regionale di Lugansk Sergiy Gaidai su Telegram. “Sei persone sono morte e sono in corso combattimenti alla periferia di Severodonetsk”, afferma Gaidai, precisando che nell’attacco di ieri mattina su una scuola a Severodonetsk “due persone sono morte sul colpo, altre 3 sono in ospedale”, tutti “membri della stessa famiglia”. “Inoltre, un uomo e una donna sono morti la sera vicino alla loro casa a Severodonetsk. Due donne sono state uccise dai bombardamenti russi a Lysychansk e Privilege”.

7.40 – Il think tank Usa: bluff dei russi su Azovstal

Il think tank militare statunitense American Institute for War Studies (Isw) afferma che i russi potrebbero aver sovrastimato il numero dei difensori ucraini evacuati dalla Azovstal per massimizzare il numero di prigionieri di guerra russi che possono essere scambiati con i soldati ucraini o per evitare l’imbarazzo di dove ammettere che hanno tenuto un assedio di mesi contro soltanto centinaia di soldati ucraini. Gli esperti militari americani rilevano inoltre che i soldati russi avrebbero «riguadagnato alcune posizioni prese dalla controffensiva ucraina a nord della città di Kharkiv». Infine, osservano, «le forze russe si stanno probabilmente preparando per una più grande controffensiva ucraina e per un conflitto prolungato sull’asse meridionale».

6.00 – Borrell (Ue): crimini di guerra dei russi in Ucraina

In un tweet l’Alto rappresentante dell’Ue Josep Borrell afferma che i russi si sono macchiati di crimini di guerra in Ucraina: «Crimini indicibili vengono segnalati dalle regioni liberate in Ucraina. La violenza sessuale come arma di guerra contro donne e bambini tra le atrocità commesse dai soldati russi. Gli autori devono esserne considerati responsabili». Borrell ha precisato che «l’Ue lavora a livello globale per eliminare la violenza sessuale connessa al conflitto».

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