Vaticano, il ministro degli Esteri Gallagher dopo il viaggio a Kiev: «L’Ucraina deve difendersi»
«Il Papa potrebbe ancora continuare a svolgere un ruolo molto significativo in questo conflitto e nella sua risoluzione. Ci sono spazi», ha dichiarato il Segretario vaticano per i Rapporti con gli Stati della Santa Sede, mons. Paul Richard Gallagher, in un’intervista rilasciata a Vatican news. Gallagher, appena tornato dalla sua missione in Ucraina, ha commentato dicendo che il popolo guidato da Volodymyr Zelensky è «ferito, ma al tempo stesso coraggioso e determinato e la sua sofferenza non può essere trascurata». Ha poi ricordato quanto il presidente ucraino stia sottolineando che sarà la diplomazia a chiudere la guerra, pertanto «bisogna rinnovare l’impegno, per risolvere il conflitto attraverso un dialogo diplomatico e politico». A questo proposito, ha detto che quello che si dovrebbe fare in questo momento è intensificare «i contatti con le autorità, con la società civile e con le Chiese, per cercare di capire di cosa hanno veramente bisogno». Su questo, riferisce Gallagher, che il ministro degli Affari esteri e il Primo ministro dell’Ucraina sono molto propositivi. «Rimaniamo in contatto. Sentiamoci spesso», gli hanno più volte detto durante la sua missione.
«L’Ucraina ha bisogno di aiuti militari»
Sul tema della pace e della riconciliazione ha riconosciuto che è ancora «troppo presto» per poterne parlare. «Molti ci hanno detto che questi sono i valori profondamente umani e cristiani, ma il popolo ha sofferto troppo in questi mesi», ha spiegato Gallagher, per poi sottolineare che l’Ucraina necessita di aiuti militari: «Noi abbiamo sempre insistito che ci deve essere una certa proporzionalità, perché cominciare una corsa alle armi di nuovo, in Europa, nel mondo, non conviene. Come ho detto prima è necessario che l’Ucraina sia inclusa in tutte le iniziative a favore della pace in questo Paese».
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