Ucraina, l’annuncio di Kiev: «Processeremo altri 48 militari russi per crimini di guerra» – Il live blog
Nell’89esima giornata della guerra in Ucraina il presidente Zelensky ha accusato i russi di bloccare l’esportazione di 22 milioni di tonnellate di cibo, mentre Francia e Germania dicono che per far entrare Kiev nell’Unione Europea ci vorranno 15 o 20 anni. Intanto Mosca ha intensificato gli sforzi per prendere Severodonetsk, che dopo la caduta di Mariupol diventa il prossimo obiettivo strategico dell’esercito in occupazione. E mentre l’Onu valuta in cento milioni gli sfollati nel mondo, gli Usa valutano la possibilità di inviare truppe per difendere la loro ambasciata a Kiev.
21.15 – Baltici: «L’Ue usi i beni congelati per ricostruire l’Ucraina»
Estonia, Lettonia, Lituania e Slovacchia in una dichiarazione congiunta hanno chiesto all’Unione europea di «identificare modi legali per massimizzare l’uso dei beni congelati di persone ed entità russe» e della Banca centrale russa come «fonte di finanziamento per i costi dei continui sforzi dell’Ucraina per resistere all’aggressione russa e per la ricostruzione del paese nel dopoguerra». Gli Stati ricordano inoltre che ad oggi «sono stati congelati circa 300 miliardi di dollari sui 640 miliardi che la Federazione Russa aveva accumulato nelle sue riserve di valuta estera».
20.30 – Kiev: «altri 48 militari russi saranno processati per crimini di guerra»
Saranno processati altri 48 militari russi per crimini di guerra in Ucraina. Lo si apprende dalle parole della procuratrice generale ucraina, Iryna Venediktova al World Economic Forum. Si aggiungono alla condanna del tribunale di Kiev che ha condannato Vadim Shishimarin all’ergastolo per l’uccisione di un civile disarmato di 62 anni, Oleksandr Shelipov. Sono circa 600 i sospetti per crimini di guerra segnalati dalle autorità ucraine.
19.30 – Usa: «Nuovi pacchetti di assistenza all’Ucraina da 20 paesi»
Venti paesi hanno annunciato nuovi pacchetti di assistenza alla sicurezza per l’Ucraina durante un incontro con gli alleati per coordinare gli armamenti per il paese sotto assedio. A riferirlo è il segretario alla Difesa americano Lloyd Austin, il quale riferisce che tra i paesi coinvolti ci sono Italia, Danimarca, Grecia, Norvegia e Polonia. Tra le misure inserite nei nuovi pacchetti c’è «la donazione di munizioni di artiglieria di fondamentale importanza, sistemi di difesa costiera e carri armati e altri veicoli corazzati», ha dichiarato Austin.
19.00 – Il Pentagono frena Biden sull’intervento militare Usa a Taiwan
Il segretario alla Difesa americano Lloyd Austin ha ridimensionato le dichiarazioni del presidente americano Joe Biden, il quale aveva riferito che erano pronti a un intervento militare per sostenere Taiwan in caso di invasione della Cina. «La politica americana sulla “Cina unica” non è cambiata. Il presidente ha solo sottolineato il nostro impegno a fornire a Taiwan i mezzi per difendersi», ha spiegato Austin.
15.30 – Putin sarebbe scampato a un attentato due mesi fa
Il presidente russo Vladimir Putin sarebbe scampato ad un attentato dopo l’inizio della guerra in Ucraina. Lo sostiene Kyrylo Budanov, capo dell’intelligence del ministero della Difesa ucraino. «C’è stato un tentativo non molto tempo fa. Si tratta di un’informazione non pubblica e di un tentativo assolutamente fallito. Ma è successo davvero circa 2 mesi fa».
15.00 – Consigliere russo all’Onu si dimette
Un consigliere della missione russa alle Nazioni Unite a Ginevra, Boris Bondarev, si è dimesso dal suo incarico. «Non mi sono mai vergognato così tanto del mio Paese», ha detto motivando la scelta, descrivendo la guerra come «il crimine più grave contro il popolo russo», commesso da parte di un gruppo dirigente «che vuole solo una cosa, cioè restare al potere per sempre».
11.00 – Oms: «248 attacchi a strutture sanitarie, ci sono 75 morti»
In totale sono 248 gli attacchi contro le strutture sanitarie dell’Ucraina, sferrati dai russi dal 24 febbraio al 19 maggio. A dirlo è stata l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms). In questi attacchi sono morte 75 persone e altre 59 sono rimaste ferite. «L’assistenza sanitaria non dovrebbe mai essere un obiettivo», ha commentato l’organizzazione.
10.30 – Morta la bimba ferita da una mina
Una bambina di Pryvillya, che era rimasta ferita durante un attacco russo lo scorso 7 maggio, è deceduta nell’ospedale di Dnipro, nel reparto di terapia intensiva. La piccola, ferita dalla esplosione di una mina, era stata subito ospedalizzata. Ad annunciarlo è stata l’amministrazione del Lugansk sul suo canale Telegram. I militari russi hanno colpito e poi danneggiato 5 grattacieli e aree commerciali del mercato centrale di Sievierdonetsk, nella regione di Lugansk nell’Ucraina orientale, stando alle parole del governatore di Luhanks, Serhiy Haidai, secondo cui negli attacchi è rimasto ferito anche un anziano. Ieri, ha aggiunto Haidai, a Sievierdonetsk «sono stati respinti 11 attacchi nemici, mentre sono stati distrutti sei carri armati, 10 unità di veicoli corazzati da combattimento e sei unità di veicoli a motore».
10.00 – L’Ucraina: Severodonetsk distrutta
A Severodonetsk, nella regione di Lugansk del Donbass (est), i russi stanno facendo terra bruciata, distruggendo deliberatamente la città. Lo denuncia il governatore regionale Sergei Gaidai affermando che Mosca sta riposizionando lì le forze che si sono ritirate dalla regione di Kharkiv, altre coinvolte nell’assedio di Mariupol, le milizie separatiste filorusse e persino le truppe appena mobilitate dalla Siberia per concentrarsi nell’est dell’Ucraina. Gaidai ha avvertito che le forze russe hanno distrutto tutti i ponti, tranne uno, attraverso il fiume Siversky Donets e che Severedonetsk è quasi tagliata fuori.
9.00 – Una missione interreligiosa per la pace a Kiev
Una delegazione di religiosi di differenti fedi si recherà a Kiev «in un intervento d’urgenza per contribuire ad arrestare l’aggressione contro l’Ucraina e i bombardamenti contro le città ucraine, pregando per una pace giusta». I religiosi si ritroveranno a Varsavia, Polonia, e faranno un viaggio di 14 ore in autobus per arrivare a Kiev, Ucraina, domani 24 maggio, per ritornare a Varsavia il 26 di maggio. La delegazione prevede inoltre di «chiedere alle autorità russe di accogliere a Mosca una prossima veglia di preghiera per una pace giusta». Lo scorso mese di marzo, Vitali Klitschko, sindaco di Kiev, capitale assediata dell’Ucraina, ha lanciato un appello ai responsabili religiosi invitandoli a recarsi a Kiev. I responsabili religiosi di diversi Paesi hanno risposto all’appello di Klitschko. Più di una dozzina di rappresentanti delle principali religioni mondiali arriveranno a Kiev martedì 24 maggio.
8.00 – La Nuova Zelanda addestrerà gli ucraini
Il primo ministro della Nuova Zelanda Jacinda Ardern ha dichiarato che il suo paese invierà altri 30 soldati nel Regno Unito per sostenere l’addestramento delle forze armate ucraine. «I soldati saranno di stanza nel Regno Unito entro la fine di luglio», ha detto Ardern, aggiungendo che i soldati ucraini saranno addestrati all’uso del cannone leggero L-119. Le truppe, le munizioni per l’addestramento e l’equipaggiamento aggiuntivo, compresi i sistemi di mira, saranno trasportati per via aerea.
7.00 – 007 Uk: La Russia e le perdite in Ucraina
Nel suo ultimo aggiornamento sulla guerra in Ucraina l’intelligence britannica dice che nei primi tre mesi di invasione in Ucraina la Russia «probabilmente ha subito un bilancio di morti simile» a quello dell’Unione Sovietica durante i suoi nove anni di guerra in Afghanistan. Un bilancio così pesante è dovuto a «una combinazione tattiche di scarso livello, una copertura aerea limitata, la mancanza di flessibilità e un approccio di comando che è pronto a rafforzare i fallimenti e gli errori ripetuti». E questo potrebbe avere conseguenze sugli umori dei russi in patria. «Nel passato, l’opinione pubblica russa si e’ dimostrato sensibile alle vittime subite durante le guerre che sono frutto di scelta: man mano che le vittime subite in Ucraina continuano ad aumentare, (questi morti) diventeranno più evidenti e potrebbero crescere la disaffezione della gente per la guerra e la volontà di dargli una voce».
6.00 – L’Ucraina: la Russia bombarda Kryvyi Rih
Le forze russe hanno bombardato ieri sera il distretto di Kryvyi Rih, nella regione orientale di Dnipropetrovsk: lo ha reso noto su Telegram il capo dell’amministrazione militare regionale, Valentyn Reznichenko, secondo quanto riporta l’agenzia Ukrinform. «La scorsa notte c’è stato un allarme aereo senza fine. Nella maggior parte dei distretti è andato tutto bene. Nel distretto di Kryvyi Rih hanno bombardando di nuovo. Il nemico ha colpito due volte la comunità di Apostolove con (lanciamissili multipli, ndr) Uragan MLRS», ha scritto Reznichenko. Per il momento non si segnalano vittime o feriti.
4.00 – Gli Usa valutano l’invio di soldati a Kiev
Il Wall Street Journal ha rivelato che funzionari militari e diplomatici Usa stanno valutando la possibilità di inviare forze speciali a protezione dell’ambasciata americana a Kiev, che ha appena riaperto. La proposta non è ancora stata presentata al presidente americano Joe Biden, sottolineano le fonti. Se la decisione dovesse essere presa, la presenza di truppe Usa in Ucraina segnerebbe un’escalation rispetto alla promessa iniziale di Biden che nessun soldato americano avrebbe messo piede in Ucraina.
3.00 – Borrell: più armi per l’Ue
L’Alto rappresentante Ue per gli Affari Esteri e la politica di sicurezza Josep Borrell afferma che il momento di aumentare le armi in Ue è adesso: «L’invasione russa dell’Ucraina ha stimolato l’urgenza di aumentare la nostra spesa per la difesa. Il momento di implementare la difesa europea è adesso». La guerra scatenata da Mosca «è stata un campanello d’allarme per la sicurezza e la difesa dell’Unione Europea – scrive Borrell sul suo blog -. A causa di investimenti insufficienti, le capacità di difesa di cui disponiamo non corrispondono a quelle di cui abbiamo bisogno per le minacce che dobbiamo affrontare. I rapporti dell’Agenzia europea per la difesa (Eda) ci mettevano già in guardia, ma prima dell’inizio della guerra non c’era un comune senso di urgenza per aumentare la spesa per la difesa. Ora il problema non è solo spendere di più, ma spendere insieme, perché questo è l’unico modo per spendere meglio».
2.00 – Unhcr: 100 milioni di profughi
L’Unhcr avverte: con l’Ucraina ci sono 100 milioni di sfollati nel mondo. L’invasione russa dell’Ucraina ha spinto per la prima volta il numero di persone sfollate in tutto il mondo sopra la soglia dei 100 milioni, sostiene l’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati. «Il numero di persone costrette a fuggire da conflitti, violenze, violazioni dei diritti umani e persecuzioni ha superato per la prima volta la vertiginosa soglia dei 100 milioni, spinto dalla guerra in Ucraina e da altri conflitti mortali», afferma l’Unhcr in un comunicato pubblicato sul sito internet della stessa agenzia Onu. «La cifra di 100 milioni è sorprendente, preoccupante e fa riflettere. È una cifra che non avrebbe mai dovuto essere raggiunta – commenta l’alto commissario Filippo Grandi -. Questo dovrebbe servire come un campanello d’allarme per risolvere e prevenire conflitti distruttivi, porre fine alla persecuzione e affrontare le cause profonde che costringono persone innocenti a fuggire dalle loro case».
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