Soldati ucraini bruciano la bandiera olandese scambiandola per quella russa? La doppia bufala
Diversi account filorussi stanno diffondendo un meme che mostra la foto di presunti soldati ucraini mentre brucerebbero la bandiera olandese scambiandola per quella russa. L’obiettivo è quello di definire ignoranti i combattenti ucraini, ma si tratta di una doppia bufala. L’immagine è tratta da un video noto della propaganda russa anti Ucraina, il quale racconta tutt’altra storia associata al battaglione Azov.
Per chi ha fretta
- Il meme è stato diffuso da account Twitter russi per poi circolare, in russo e in italiano, via Telegram, Instagram e Facebook.
- Il meme è stato creato utilizzando il fotogramma di un video del 2016.
- Il video del 2016 è a sua volta un falso creato per avvelenare il dibattito pubblico su un referendum olandese.
Analisi
Il meme, che riporta la scritta «Fuck russia», è stato pubblicato dal canale Telegram Insider Q Italy, appartenente ai sostenitori della setta complottista QAnon, il 22 maggio 2022 intorno alle ore 20:
Quando sei talmente ignorante di confondere la bandiera olandese per quella russa.
Ora l’Olanda farà causa all’Aia per aver dissacrato la propria bandiera.
https://t.me/DonbassDevushka
L’immagine era stata condivisa in precedenza via Twitter, come possiamo notare da alcuni account russi (anche da italiani qui, qui, qui e qui):
Da Telegram e Twitter a Facebook (e Instagram), l’immagine è stata condivisa riprendendo lo stesso testo (qui e qui) o con delle alternative, come possiamo notare da questi due account russi (qui e qui) che riportano il testo in due lingue:
Queste persone stanno bruciando la bandiera dei Paesi Bassi, sono convinte che sia russa…
Эти люди жгут флаг Нидерландов, они убеждены, что он российский….
Il video del 2016
Si tratta di un fotogramma tratto da un video diffuso nel 2016, un’opera della propaganda russa attribuita alla “fabbrica di troll” di San Pietroburgo. A spiegarlo è un articolo del 3 aprile 2016 di Bellingcat dove viene citata la fonte: il video pubblicato dal canale Youtube “Patriot” dal titolo «Appello dei combattenti Azov ai Paesi Bassi sul referendum per l’accordo tra Ucraina l’Unione europea».
I protagonisti del video, che si presentano come combattenti Azov, minacciano l’Olanda di condurre attacchi terroristici se il referendum, sostenuto dagli euroscettici, avesse dato esito negativo. Il canale “Patriot” sostiene di aver recuperato la clip da un altro canale, ma che sarebbe stato rimosso dallo stesso. Fornisce anche un link con l’ID del video ma, come spiegato da Bellingcat, non esiste alcuna traccia della sua diffusione. Circolarono persino falsi screenshot del canale Youtube del battaglione Azov per sostenere che l’avessero realmente pubblicato.
A seguito della diffusione del video, furono gli stessi Azov a etichettarlo come falso.
Conclusioni
Il meme «Fuck russia», che mostra degli uomini vestiti da militari ucraini mentre bruciano una bandiera olandese, diffonde un messaggio falso al fine di deridere i combattenti ucraini. Si tratta di un doppio falso, in quanto i protagonisti della scena sapevano benissimo che si trattava della bandiera olandese e perché si tratta del fotogramma di un video falso ideato e diffuso dalla propaganda russa per avvelenare il dibattito politico del referendum olandese per gli accordi tra Ucraina e Unione europea.
Questo articolo contribuisce a un progetto di Facebook per combattere le notizie false e la disinformazione nelle sue piattaforme social. Leggi qui per maggiori informazioni sulla nostra partnership con Facebook.
Leggi anche:
- Casa del Sole Tv e le fonti di propaganda russa sui laboratori biologici segreti sotto Mariupol
- La teoria del complotto del simbolo degli illuminati nella banconota ucraina «emessa dopo il 2014»
- No! Non esiste un editoriale di Massimo Giannini dal titolo «Azovstal, il battaglione Azov non s’è arreso, ma ha obbligato i russi a prenderlo»
- No! La moglie di Zelensky non si trovava in Costa Azzurra nel pieno dell’invasione russa in Ucraina
- Il falso passaporto di Zelensky diffuso dalla propaganda filorussa per contestare la sua elezione