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No! Il vaiolo delle scimmie non è «appena nato» e nessuno sta ricattando i No Vax

24 Maggio 2022 - 22:28 Antonio Di Noto
Secondo una tiktoker, i casi di vaiolo delle scimmie rilevati in occidente sarebbero un pretesto per convincere gli ultimi rimasti a vaccinarsi

Circola un video, almeno dal 19 maggio, nel quale si sostiene che il vaiolo delle scimmie sia «appena nato» e che i vaccini sarebbero stati approvati in brevissimo tempo per «ricattare i no vax». Il video è stato inizialmente pubblicato dalla tiktoker Linda Camellini (sul cui profilo adesso non appare più), successivamente diffuso anche su Facebook per sostenere l’infondata teoria del complotto.

Per chi ha fretta:

  • Il vaiolo delle scimmie è stato riscontrato negli umani la prima volta nel 1977;
  • L’efficacia di uno dei vaccini contro il vaiolo tradizionale anche contro quello delle scimmie è stata confermata nel 2019, non a maggio 2022.

Analisi

Il video rende noto che «anche se è appena nato il vaiolo delle scimmie, già studi dicono che va bene uguale anche quello [il vaccino] del vaiolo tradizionale», aggiungendo che questa sarebbe un’operazione per «ricattare i no-vax». Nel post che lo ricondivide si legge:

Dopo 2 ore dalla scoperta del vaiolo delle scimmie, abbiamo pronti i vaccini per una intera nazione! Vaccini contro il vaiolo tradizionale, che STUDI SAPIENTI (di poche ore) hanno confermato andare bene anche per questo tipo di vaiolo! Che meraviglia!

Screenshot di uno dei post che diffonde il video

Il testo è lo stesso pubblicato dal canale Telegram di Linda Camellini.

Il vaiolo delle scimmie è noto dal 1958

Nel post sono presenti diverse falsità. Innanzitutto, come si può leggere nel sito dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), il vaiolo delle scimmie (monkeypox) non è stato scoperto da «due ore», bensì da 66 anni: nel 1958. Casi della malattia negli esseri umani sono noti fin dal 1970.

Oms | Primi cenni del vaiolo delle scimmie

I vaccini contro il vaiolo è efficace anche contro il vaiolo delle scimmie dal 2019

Un’altra bufala è quella che vede gli studi per il vaccino siano stati fatti da «poche ore», nel senso che molto velocemente per essere ritenuti veritieri. A quali studi fanno riferimento? In realtà a quelli sul vaccino contro il vaiolo per confermare la sua efficacia contro il vaiolo delle scimmie.

Il primo vaccino contro il vaiolo è stato sviluppato nel 1796, mentre un’intensa campagna di immunizzazione globale è stata avviata nel 1967. Sempre nel sito dell’Oms, si può verificare che il più recente dei vaccini contro il vaiolo (Imvanex-Jynneos) è del 2019. Questo vaccino, continua l’Oms, risulta efficace anche contro il vaiolo delle scimmie, patologia per il quale è anche stato approvato dalla Fda (la Food and Drugs Administration, l’equivalente statunitense dell’Ema) sempre nel 2019.

Oms | Illustrazione dell’efficacia dei vaccini contro il vaiolo anche contro la variante delle scimmie

La perdita dell’immunità di gregge data dai vaccini è alla base della diffusione del vaiolo delle scimmie

Infine, è bene notare che la diffusione del vaiolo delle scimmie è da attribuirsi proprio alla perdita dell’immunità di gregge contro il vaiolo. Questo è stato dichiarato eradicato nel 1980, mentre l’ultimo caso confermato risale al 1977. Alla luce di questo fatto, le vaccinazioni contro il vaiolo sono diventate rare, soprattutto nelle generazioni nate dopo l’eradicazione, che sono, quindi, esposte al virus. Questo spiega la recente diffusione del vaiolo delle scimmie.

Conclusioni

Un video sostiene che il vaiolo delle scimmie sia «appena nato», e che insinua il dubbio che la malattia sia un pretesto per «ricattare i no vax». Tra chi ha diffuso il video c’è anche chi sostiene che gli studi che dimostrano che i vaccini contro il vaiolo sono efficaci anche contro quello delle scimmie siano di «poche ore». Tuttavia, come si può verificare sul sito dell’Oms, queste affermazioni sono false.

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