Vaiolo delle scimmie, salgono a 6 i casi confermati in Italia. Due contagi sospetti in Sicilia. Spallanzani: «Possibile legame con le Canarie»
Salgono a 6 i casi confermati in Italia di vaiolo delle scimmie e sono in corso accertamenti su altri casi sospetti. L’ultimo è stato confermato a Milano dall’ospedale Sacco, mentre poco prima era emerso un caso a Roma con «caratteristiche cliniche e di trasmissione simili ai precedenti», secondo quanto riferisce l’Istituto di malattie infettive Lazzaro Spallanzani di Roma. Sui primi tre contagi registrati in Italia in queste settimane, l’Istituto ha «completato la prima fase dell’analisi della sequenza del DNA del Monkeypox virus». La sequenza è stata effettuata per il «gene dell’emoagglutinina (HA), che consente l’analisi filogenetica». È risultato che i campioni italiani sono simili al ceppo dell’Africa Occidentale e presentano una «similarità del 100% con i quelli isolati in Portogallo e Germania». L’ultimo caso confermato allo Spallanzani, infatti, sarebbe stato di recente in Germania. Una volta tornato, avrebbe presentato i sintomi riconducibili al vaiolo delle scimmie. Al momento si trova in isolamento a casa.
L’ipotesi dei legami con altri focolai
Pertanto, secondo quanto si apprende dai ricercatori dello Spallanzani, il nostro Paese potrebbe aver a che fare con un virus «paneuropeo, con connessioni ai focolai registrati negli altri Stati membri, in particolare quello delle Isole Canarie». Nella giornata di ieri, 23 maggio, l’Oms aveva riferito che per verificare se il virus del vaiolo delle scimmie ha subito o meno una mutazione è necessaria un’analisi della sua sequenza genetica. L’Organizzazione aveva comunque rassicurato che si tratta di un virus il cui Dna è molto conosciuto e che «tende a restare stabile».
Due casi sospetti in Sicilia
Emergono intanto due casi in Sicilia di sospetto vaiolo delle scimmie. Da qualche giorno è ricoverato un uomo al Policlinico di Palermo, sul quale è atteso l’esito dell’analisi del tampone arrivato allo Spallanzani di Roma. Sempre nell’ospedale di Palermo sarebbe arrivato un altro uomo che, secondo l’assessorato regionale alla Salute della Regione Siciliana, sarebbe sospettato di contagio. L’uomo si trovava in un centro di accoglienza per migranti a Canicattì, in provincia di Agrigento.
Leggi anche:
- Vaiolo delle scimmie, l’Oms frena gli allarmismi: «Possiamo fermare la trasmissione del virus dove non è endemico»
- Vaiolo delle scimmie, in Europa «rischio diffusione bassa». Il report dell’Ecdc: 67 casi confermati in 8 Paesi Ue
- Vaiolo delle scimmie, Galli frena sul ritorno del vaccino: «Perché adesso non ha senso»
- Vaiolo delle scimmie, primo caso in Toscana: 32enne ricoverato ad Arezzo. Locatelli: «Per ora niente allarmi»
- Vaiolo delle scimme, l’Oms: «92 casi confermati in 12 Paesi: la situazione si evolve, attesi altri contagi»
- Galli cauto sul vaiolo delle scimmie: «Non fasciamoci la testa: non sembra capace di un’epidemia»
- Vaiolo delle scimmie, il chiarimento dell’Ordine dei Medici sui contagi tra omosessuali: «Perché rischiano anche sanitari e famiglie con casi attivi»
- Antonella Viola e il vaiolo delle scimmie: «Il calo dell’immunità di gregge responsabile del virus»
- Vaiolo delle scimmie, aumentano i casi in Europa: la situazione dal Portogallo al Regno Unito