La Russia: «Zelensky vuole il ritiro delle truppe per i negoziati di pace? Così non è costruttivo»
La Russia è disposta a dialogare con tutti sulle forniture di grano all’Ucraina. Mentre lo scambio tra prigionieri russi e ucraini che si sono arresi all’acciaieria Azovstal sarà possibile solo dopo il processo per questi ultimi. Infine, il presidente dell’Ucraina dovrebbe smetterla di chiedere il ritiro delle truppe russe ai confini del 24 febbraio perché «non è costruttivo». Questa la sintesi delle dichiarazioni del viceministro degli Esteri della Russia Andrei Rudenko rilasciate all’agenzia di stampa Interfax. La Russia è pronta al dialogo con tutti i partner internazionali sulle forniture di grano dall’Ucraina, ha detto Rudenko, rispondendo ad un appello in questo senso lanciato dall’Occidente a Mosca.
Mosca anche è pronta a fornire un corridoio umanitario per le navi che trasportano prodotti alimentari fuori dall’Ucraina, secondo il vice di Lavrov. Mentre è disposta a discutere di uno scambio di prigionieri ucraini e russi solo dopo che i combattenti ucraini che si sono arresi nell’acciaieria Azovstal di Mariupol saranno stati processati. Sul ritiro: «Difficilmente è possibile valutare questa affermazione come costruttiva. Vorrei ricordare che l’Ucraina ha partecipato attivamente ai negoziati sin dal primo giorno dell’operazione speciale e non ha posto alcuna condizione», ha detto Rudenko. «Ponendo condizioni, ci fa dubitare della sincerità del suo desiderio di trovare una soluzione pacifica», ha concluso.
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