Strage in Texas, le vittime erano tutte nella stessa classe: «Il killer ha detto ai bambini: “State per morire”»
I bambini e le due maestre uccise nella strage di ieri, 24 maggio, nella scuola Robb di Uvalde, in Texas, erano tutti nella stessa classe. A darne notizia è la Cnn. Si tratta di una quarta elementare, con alunni tra i 9 e i 10 anni. In totale sono 21 le vittime accertate di della sparatoria a opera del killer 18enne Salvador Ramos – 19 bambini e due adulti. Almeno 17 i feriti, anche in gravi condizioni: tra loro la nonna dell’attentatore, poi ucciso dalla polizia durante uno scontro a fuoco all’esterno della scuola, che aveva tentato di fermarlo quando l’ha visto uscire di casa armato.
La testimonianza
La nonna di una delle bambine rimaste uccise (la piccola Amerie Jo Garza) ha raccontato quanto accaduto: «L’uomo armato è entrato e ha detto ai bambini “state per morire'”. Amerie ha preso il suo telefono e ha chiamato i servizi di emergenza. A quel punto – ha aggiunto la nonna – lui le ha sparato». Il padre della piccola, Angel Garza, ha scritto su Facebook: «Grazie a tutti per le preghiere e per l’aiuto che mi avete dato nella ricerca di mia figlia. È stata trovata. Il mio piccolo amore ora sta volando in alto con gli angeli».
Chi sono le vittime
Anche attraverso gli appelli e i messaggi di cordoglio sui social, iniziano a essere identificate le prime vittime. I due adulti deceduti sono Eva Mireles e Irma Garcia, entrambe insegnanti della scuola elementare. Mireles, 44 anni, insegnava da 17 anni, era sposata con un ufficiale di polizia incaricato proprio della sicurezza del distretto scolastico e aveva una figlia. «Mia nipote ha perso la vita in una sparatoria insensata» ha affermato Lydia Martinez Delgado, zia di Eva Mireles, alla stampa statunitense. «Sono furiosa per il fatto che queste sparatorie continuino, questi bambini sono innocenti, i fucili non dovrebbero essere facilmente disponibili per tutti. Questa è la mia città natale, una piccola comunità di meno di 20mila abitanti. Non avrei mai immaginato che sarebbe successo qui».
Garcia, invece, che aveva 46 anni, metà dei quali passati a insegnare, lascia un marito e quattro figli. Nel 2019 era stata nominata insegnante dell’anno. A dare la notizia della sua morte è stato il nipote, che su Facebook ha scritto: «La mia tía (zia in spagnolo, ndr) non ce l’ha fatta, si è sacrificata per proteggere i bambini nella sua classe. Vi prego di tenere la mia famiglia nelle vostre preghiere, Irma Garcia è il suo nome ed è morta da eroe. Era amata da molti e mancherà a tutti».
I bambini che hanno perso la vita
Oltre alle due maestre, per il momento è stata accertata la morte di sei bambini: Amerie Jo Garza , Xavier Lopez, Makenna Elrod, Annabelle Rodriquez, Elijah Cruz Torres, tutti di 10 anni e Uziyah Garcia, di nove. Ma sono molti i genitori e le famiglie che, sui loro profili social, stanno denunciando la morte dei loro bambini, sebbene siano ancora ufficialmente «dispersi», essendo ancora in attesa dell’identificazione di molti corpi. Il padre di Amerie Jo Garza ha ricordato la figlia in una breve intervista al New York Times: «Era piena di vita, una burlona, sempre sorridente. Era molto socievole, parlava con tutti».
Il nonno di Elijah Cruz Torres ha raccontato a Fox News come, per uno strano caso del destino, la nipote quella mattina non volesse andare a scuola: alla fine, com’è giusto, i genitori l’avevano obbligata ad andare. «Era il bambino più dolce che io abbia mai conosciuto, e non lo dico solo perché era mio nipote», ha detto all’Associated Press Manny Renfro, nonno di Uziyah Garcia, ricordando gli ultimi momenti passati insieme a marzo, quando gli ha insegnato a giocare a football.
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