Quelle magliette vergognose non cancellano la festa, ma chiudere gli occhi non si può
I tifosi della Roma hanno migliaia di ragioni per festeggiare la bella vittoria di ieri a Tirana contro gli olandesi del Feyenoord e la conquista della Conference League. Migliaia di ragioni e un torto, da cancellare al più presto. Quelle tante magliette e quei saluti romani sugli spalti dello stadio di Tirana, inequivocabile richiamo al centenario della presa del potere di Mussolini. «Roma marcia ancora», si leggeva sulle t-shirt, tante. E la società, che ha vigilato sulla trasferta del suo tifo organizzato, sa bene di chi si tratta. Anche perché quella frase non suona nuova. L’hanno potuta leggere in tanti allo Stadio Olimpico all’inizio del mese, su un’enorme bandiera sventolata in Curva Sud mentre si giocava Roma-Bologna. Quando questi episodi hanno riguardato l’altra squadra romana la protesta e la condanna sono state immediate e corali. E ora?
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