Reddito di cittadinanza, Forza Italia chiede di sospenderlo per l’estate. Conte: «È una barbarie»
Torna la polemica sul reddito di cittadinanza. A rimetterlo in discussione sono il centrodestra e il leader di Italia Viva Matteo Renzi. Quest’ultimo, proprio nei giorni scorsi, aveva lanciato il referendum per abolirlo a partire dal 15 giugno (il reddito di cittadinanza «condanna una generazione a rimanere povera per sempre», aveva detto l’ex premier). Oggi, 28 maggio, anche Forza Italia ha espresso nuove perplessità sul funzionamento del Reddito di cittadinanza e ha lanciato l’idea di sospenderlo almeno in estate. «Uccide la competizione. Dobbiamo sospendere questa misura assistenziale, almeno per la stagione estiva. Occorre introdurre i voucher e abbassare la pressione fiscale», ha detto a Palermo la senatrice di Forza Italia Licia Ronzulli (nonostante l’apertura di Silvio Berlusconi). Il ministro del Turismo, Massimo Garavaglia, ai microfoni del tg della Rai Fvg, invece, ha dichiarato «Se mancano solo nel turismo 300-350 mila persone, è evidente che qualcosa non quadra. Poi, come sempre, la verità sta nel mezzo: sicuramente vanno rivisti determinati sussidi che sono ostacolo e bloccano il mercato del lavoro».
Salvini e Meloni contro il Reddito di cittadinanza
Due giorni fa il leader della Lega Matteo Salvini aveva detto che il reddito andava «rivisto» e che rischiava di essere un incentivo al lavoro nero. «Voglio leggere il testo (del referendum di Renzi, ndr), quel che è certo è che il reddito va rivisto. Appoggio l’idea di tanti che dicono “garantiamo reddito a chi non può lavorare” ma diamo i soldi alle aziende che assumono i disoccupati. Altrimenti così è un incentivo al lavoro nero», ha detto. Tra le prime ad esprimersi sul Reddito di cittadinanza anche la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, che ha parlato di questo strumento come del «metadone che non risolve» i problemi: «Il metadone tiene stabile il tossicodipendente, è un modo per tamponare e io non sono mai stata d’accordo. Il reddito di cittadinanza è lo stesso, non risolve la tua condizione ma ti metto a dipendere dalla politica».
Conte: «A non volerlo sono i privilegiati della politica»
Immediata la difesa di M5s e di Sinistra Italiana. Per Conte, che oggi 28 maggio è intervenuto a margine di un’iniziativa elettorale a Frosinone, questo attacco al reddito viene fatto da «privilegiati della politica, che guadagnano 500 euro al giorno e che vogliono togliere 400 o 500 euro al mese a chi non ha di che sopravvivere. Non mi sembra una cosa dignitosa nemmeno da pensare. È una barbarie politica».
Foto in copertina di repertorio
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