Il killer di Uvalde minacciava su un social stupri e stragi nelle scuole: in chat aveva mostrato anche la ricevuta dei fucili
Si arricchisce di dettagli inquietanti la figura di Salvador Ramos, l’autore della strage nella scuola di Uvalde, in Texas. Alcuni ragazzi hanno infatti raccontato alla Cnn che il ragazzo sfoggiava fieramente le armi che aveva acquistato, condividendo le foto delle ricevute e del fucile comprato con gli utenti di Yubo, un’app francese usata da milioni di adolescenti in tutto il mondo (almeno 60 milioni, di cui il 99% under 25, secondo quanto dichiara la società). Un portavoce della piattaforma ha dichiarato di star adesso collaborando con le forze dell’ordine per aiutare le indagini, ma i ragazzi sentiti dalla Cnn hanno raccontato che, nonostante le numerose segnalazioni, prima del tragico evento nulla è stato fatto per limitare la presenza dell’autore della strage sull’app, o le sue dichiarazioni allarmanti.
In chat la ricevuta dei fucili
In un messaggio esaminato dalla Cnn, Ramos avrebbe inviato a uno dei suoi contatti una ricevuta da 2mila dollari che testimoniava l’acquisto di armi online da un produttore della Georgia. Il suo contatto gli aveva risposto: «Le pistole sono noiose», con Ramos che risponde: «No». Il 18enne avrebbe anche minacciato in live streaming di stuprare alcune ragazze: secondo quanto racconta Amanda Robbins, 19 anni, il ragazzo avrebbe minacciato verbalmente di sfondare la sua porta, violentarla e ucciderla dopo aver respinto le sue avances sessuali, e avrebbe ripetuto le stesse minacce anche ad altre ragazze. Sempre in diretta, Ramos avrebbe anche annunciato la sua intenzione di compiere una strage in una scuola: tre utenti hanno raccontato di aver assistito alla diretta, e un’altra di aver ricevuto da lui dei messaggi a riguardo, ma nessuno ha preso sul serio le intenzioni di quello che sarebbe poi diventato il killer di diciannove bambini e due adulti.
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