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Ucraina, il live blog con le notizie più importanti della 96esima giornata di guerra

30 Maggio 2022 - 21:29 Redazione
Le notizie più importanti, mappe e approfondimenti a cura della redazione di Open

Nel 96esimo giorno di guerra in Ucraina, i russi sono entrati nella periferia di Severodonetsk dove si sta combattendo strada per strada, secondo fonti di Kiev. Saltata la corrente elettrica e i servizi di telefonia mobile. Il leader ucraino ha detto che l’esercito ucraino sta facendo di tutto per fermare l’offensiva russa. Intanto il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov ha spiegato che la priorità assoluta resta quella di liberare Donetsk e Lugansk. «Vogliamo spingere l’esercito e i battaglioni ucraini fuori da queste regioni», ha tuonato. Infine, la ministra degli Esteri francese Catherine Colonna è arrivata a Kiev: incontrerà Zelensky.

21.00 – Erdogan chiama Zelensky: «Creare corridoi sicuri per il grano»

Nella telefonata con Zelensky, arrivata poche ore dopo quella con Putin, il presidente turco Recep Tayyip Erdoganha parlato della necessità di «creare corridoi sicuri» per il trasporto di prodotti agricoli via mare. Lo riporta l’agenzia di stampa turca Anadolu.

20.30 – Draghi sulle sanzioni contro la Russia: «No a squilibri tra Stati membri»

Il presidente del Consiglio Mario Draghi davanti al Consiglio europeo ha parlato tentativi di dialogo finora messi in atto dall’Ue. «Dobbiamo mantenere unità sulle sanzioni. L’Italia è d’accordo sul pacchetto purché non ci siano squilibri tra gli Stati membri». Il riferimento è all’assenza di unanimità che nelle ultime settimane l’Ue ha riscontrato sul tema dell’embargo al petrolio russo.

20.00 – Zelensky al Consiglio europeo

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è intervenuto al vertice straordinario del Consiglio europeo a Bruxelles di oggi, 30 maggio. Il videocollegamento è durato circa 15 minuti. Zelensky ha fatto appello all’Europa affinché «resti unità e non si divida», e ha chiesto che siano approvate le nuove sanzioni «il più rapidamente possibile».

18.00 – Primo caso di stupro di guerra in tribunale

Il primo caso di stupro nelle guerra in Ucraina è stato portato in tribunale. A darne notizia è la procuratrice generale ucraina, Iryna Venediktova, su Twitter. L’imputato è Mikhail Romanov, un militare del 239° Reggimento della 90° Divisione corazzata della Guardia Vitebsk-Novgorod delle Forze armate russe. L’uomo «sarà processato per il presunto omicidio del marito e per violenza sessuale di gruppo contro sua moglie».

16.15 – Biden: «Gli Usa non invieranno missili a medio raggio». Mosca: «Decisione ragionevole»

Gli Usa non invieranno a Kiev sistemi missilistici (a medio raggio) che possano raggiungere il territorio russo. Lo ha detto il presidente Joe Biden. Come riporta la Tass, Mosca ha definito «ragionevole» la decisione. In caso di attacchi alle sue città, la Russia, ha detto il vicepresidente del Consiglio di sicurezza Dimitri Medvedev, colpirebbe i centri «decisionali criminali», alcuni dei quali sono «ben lontani da Kiev».

15.15 – Kiev: «La Russia ha campi di filtrazione al confine con l’Estonia»

Un funzionario di Mariupol ha denunciato l’esistenza di «campi di filtrazione» russi vicino al confine con l’Estonia. Lo riferisce il Kyiv Independent. Secondo Petro Andriushchenko, consigliere del sindaco, i russi utilizzano «campi» per impedire agli ucraini che erano stati deportati con la forza in territorio russo di fuggire nel Paese baltico. Secondo lo stesso funzionario, alcuni residenti di Mariupol che si trovavano in uno di questi campi hanno affermato che lì le condizioni sono ancora più dure rispetto ai «campi di filtrazione» nelle parti dell’Ucraina occupate.

14.30 – Giornalista francese ucciso a Severodonesk durante un’operazione di evacuazione

Un giornalista francese che lavorava per il canale tv Bfm è stato ucciso dopo che un’auto è stata colpita vicino a Severodonesk. Il suo nome sarebbe Frédéric Leclerc-Imhoff, come rivela il sito di informazione ucraino Ukrainska Pravda. La notizia della sua morte è stata diffusa dal governatore regionale di Lugansk, Serhiy Gaidai: «Oggi il nostro veicolo blindato di evacuazione – ha detto Gaidai – stava andando a prelevare 10 persone dalla zona ed è finito sotto il fuoco nemico. Le schegge delle granate hanno perforato la corazza dell’auto e un giornalista francese accreditato, che stava realizzando un servizio sull’evacuazione, è stato ferito mortalmente al collo. Un poliziotto di pattuglia è stato salvato da un elmetto».

13.30 – Il viceministro ucraino dell’Agricoltura: «La Russia ha rubato quasi mezzo milione di tonnellate di grano»

Secondo il viceministro ucraino per le politiche agrarie e l’alimentazione Taras Vysotskyi la Russia ha rubato all’Ucraina quasi mezzo milione di tonnellate di grano, esportandolo poi illegalmente. Lo riporta Ukrinform. «Ci sono prove da tutte le regioni temporaneamente occupate: Cherson, Zaporizhia, Lugansk, Donetsk e Kharkiv. Il carico viene portato in Russia, principalmente da Kharkiv, Donetsk, Lugansk o attraverso la Crimea», ha detto Vysotskyi. Gli invasori inizialmente avrebbero cercato di vendere il grano rubato in Egitto e Libano, che però non hanno accettato di acquistare.

12.30 – Il ministero della Difesa russo: «Abbiamo distrutto un sito ucraino che conteneva armi italiane»

Secondo il ministero della Difesa di Mosca, le forze russe hanno distrutto un sito ucraino «dove i nazionalisti avevano posizionato artiglieria inviata dall’Italia». La postazione ucraina sarebbe stata scovata dai sistemi di ricognizione oltre che da un aereo senza pilota. L’attacco di artiglieria, nello specifico, sempre secondo il ministero, avrebbe eliminato «un plotone di artiglieri nazionalisti ucraini insieme agli obici italiani».

11.30 – Ucraina, pronti per l’export 1 milioni e 750mila tonnellate di grano

Gli agricoltori della regione dell’Ucraina centrale di Vinnytsia sono pronti a esportare circa 1 milione 750mila tonnellate di grano conservato nei silos. Lo rende noto l’Amministrazione militare regionale di Vinnytsia, citata da Ukrinform.

10.00 – Forte esplosione nel centro di Melitopol. I russi accusano gli ucraini

Questa mattina una forte esplosione ha scosso il centro di Melitopol, città nella regione ucraina orientale di Zaporizhzhia ora sotto occupazione russa. Secondo le nuove autorità locali e Mosca, l’esplosione, che ha ferito diverse persone, sarebbe stata causata da un’autobomba posizionata da un «gruppo ucraino di sabotaggio». «E’ stato un cinico atto di terrorismo del regime di Kiev: un atto destinato a terrorizzare gli abitanti della nostra città. Un atto diretto contro i civili», ha accusato la sindaca di Melitopol, Galina Danilthenko, dell’amministrazione filorussa instaurata dalle forze di Mosca, che ha detto che i feriti nell’attentato sono dei «giovani volontari che portavano aiuto umanitario».

9.30 – Nasce un nuovo nucleo del Battaglione Azov a Kharkiv

Il comandante Kraken Konstantin Nemichev ha annunciato su Telegram la nascita di un nuovo nucleo del Battaglione Azov a Kharkiv, seconda città dell’Ucraina. «Oggi, l’unità Azov SSO Kharkiv è stata ufficialmente costituita nella città. Questa è un’altra delle nostre unità di combattimento che opererà nella regione di Kharkiv e libererà la nostra terra dagli occupanti», ha scritto, allegando delle foto in cui si può notare uno stemma diverso.

9.00 – Lavrov: «La nostra priorità? Liberare Donetsk e Lugansk»

Gli obiettivi dei russi sono chiari, chiarissimi. Lo dice, chiaro e tondo, il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov intervistato dalla tv francese Tfi, citato dalla Cnn. «La nostra priorità assoluta è la liberazione delle regioni di Donetsk e Lugansk, che ora sono riconosciute dalla Federazione Russa come Stati indipendenti. Il nostro obiettivo è ovviamente spingere l’esercito e i battaglioni ucraini fuori da queste regioni», ha dichiarato. La Russia ha intenzione di annettere i territori del Donbass? «Non si tratta di annessione. Si tratta di un’operazione militare richiesta dalle Repubbliche popolari di Donetsk e Lugansk», ha concluso Lavrov.

8.30 – Kiev: «I russi sono entrati nella periferia di Severodonetsk»

Lo Stato maggiore delle forze armate ucraine ha annunciato, come riferisce anche Unian, che l’esercito russo sarebbe già entrato nella periferia di Severodonetsk. «Nella direzione di Severodonetsk, le truppe russe sono consolidate alla periferia nord-orientale e sud-orientale della città. Per rafforzare le unità, Mosca ha trasferito munizioni ed equipaggiamento dal territorio della Federazione», spiegano. I russi vogliono accerchiare le truppe ucraine nei distretti di Lysychansk e Severodonetsk così da bloccare le principali rotte logistiche.

8.00 – Zelensky: «Facciamo di tutto per fermare i russi a Severodonetsk»

Nel suo ultimo discorso video, il leader ucraino Zelensky ha spiegato che l’esercito ucraino sta facendo tutto il possibile per fermare l’offensiva russa a Severodonetsk, nella regione di Lugansk. Lo riporta Ukrinform. Secondo i funzionari regionali, i russi stanno «prendendo d’assalto» Severodonetsk. I combattimenti si starebbero svolgendo strada per strada; già saltata la corrente elettrica e i servizi di telefonia mobile.

7.30 – Ministra degli Esteri francese a Kiev per incontrare Zelensky

Oggi 30 maggio la ministra degli Esteri francese Catherine Colonna incontrerà il presidente ucraino Volodymyr Zelensky a Kiev. Nel corso del colloquio Colonna non solo esprimerà la solidarietà della Francia all’Ucraina, aggredita dai russi di Vladimir Putin, ma offrirà anche maggiore sostegno al Paese. A confermare la notizia è la stessa ministra con un tweet.

Foto in copertina di repertorio

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