Mariupol, parte la prima nave merci. Salvini esulta ma potrebbe essere carica del metallo rubato dai russi
«Bene, le armi più potenti sono dialogo e diplomazia, l’impegno per la Pace vale più di qualsiasi critica» scrive il leader della Lega Matteo Salvini in un tweet pubblicato nella serata del 31 maggio 2022, condividendo lo screenshot di un articolo del Corriere della Sera dal titolo «Mosca: “Partita dal porto di Mariupol la prima nave merci“». Un tweet che fa seguito alle denunce da parte degli ucraini, i quali accusano la Russia di aver rubato le merci caricate proprio su quella nave. Non solo, in giornata è arrivata la denuncia da parte di Augusto Cosulich, amministratore delegato del gruppo Fratelli Cosulich, per la probabile “nazionalizzazione” forzata del cargo Tzarevna da parte dei russi a Mariupol.
L’annuncio della partenza della nave è stato diffuso dal leader della autoproclamata Repubblica Popolare di Donetsk, Denis Pusilin, attraverso un post e un video pubblicati nel suo canale Telegram. Secondo quanto riportato dai media ucraini, il direttore del porto do Mariupol, Igor Barsky, aveva accusato i russi di voler rubare i prodotti metallurgici rimasti fermi a causa dell’invasione, un totale di circa 200 mila tonnellate di metalli per un valore di oltre 170 milioni di dollari, in gran parte di proprietà della società Metinvest (Azovstal) e destinati per l’esportazione in Italia e altri Paesi. La nave salpata da Mariupol, in questo caso, è diretta in Russia.
Le accuse non sono affatto nuove. In un comunicato stampa della Metinvest, pubblicato sul sito istituzionale il 27 aprile 2022, veniva denunciato il rischio che i prodotti venissero rubati dagli occupanti, materiali destinati a Paesi come Spagna, Italia, Belgio, Grecia, Portogallo e Turchia, per essere poi inviati nei porti di Rostov, Taganrog, Novorossijsk, Tuapse e Sebastopoli.
La nave russa RM 3 salpata il 31 maggio 2022, festeggiata da Matteo Salvini, è diretta proprio a Rostov. Considerando i dati forniti da Marin Traffic, la nave era partita il 26 maggio 2022 dal porto di Rostov, con destinazione Mariupol. Secondo i media russi, la nave avrebbe il compito di recuperare i metalli in base a un accordo siglato prima dell’inizio dell’invasione. Il direttore del porto Igor Barsky, citato in un articolo di Radio Svoboda, afferma che i prodotti sarebbero di proprietà di Metinvest e che la società non avrebbe mai dato l’autorizzazione di caricarli a bordo della nave russa.
La mattina del 31 maggio 2022, Denis Pusilin aveva dichiarato che parte delle imbarcazioni del porto di Mariupol saranno rinominate e passeranno sotto la giurisdizione della Repubblica autoproclamata, affinché quest’ultima ottenga la sua personale flotta mercantile. Tra le navi ci potrebbe essere anche il cargo Tzarevna del gruppo Fratelli Cosulich.
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