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Il live blog con le notizie più importanti del 99esimo giorno di guerra

02 Giugno 2022 - 21:00 Redazione
Le notizie più importanti, mappe e approfondimenti a cura della redazione di Open

Nel 99esimo giorno della guerra in Ucraina la Gran Bretagna ha annunciato che fornirà a Kiev sistemi missilistici M270 a lungo raggio «per difendersi dagli attacchi della Russia». La decisione è collegata a quella degli Stati Uniti, che hanno annunciato l’ok alla fornitura del sistema Himars, acronimo di “High mobility artillery rocket system”, ovvero camion in grado di lanciare fino a sei missili con gittata di 70 chilometri. Intanto nella giornata nazionale dei bambini il presidente Zelensky ha affermato che la Russia ha deportato 200 mila minori durante la guerra. Mentre Jens Stoltenberg ha detto che la Nato è «pronta a difendere i suoi alleati».

21.00 – Domani il Presidente del Senegal incontrerà Putin

Il presidente del Senegal, Maki Sall, domani avrà un incontro a Sochi con il presidente della Russia Vladimir Putin per trattare il tema del rilascio di forniture di grano e fertilizzanti. L’ufficio di Sall ha spiegato il motivo dell’incontro: «Il blocco colpisce in particolare i paesi africani. Ci si aspetta anche che vengano discussi gli sforzi dell’Unione africana per aiutare a sedare la guerra in Ucraina».

20.00 – «Abbiamo trascinato l’esercito russo nella trappola di Severodonetsk»

Il consigliere dell’ufficio del presidente ucraino, Oleksii Arestovich ha dichiarato che hanno «trascinato l’esercito russo nella trappola di Severodonetsk, facendo vedere di aver consegnato la città». Ha poi annunciato che il «comando russo è scioccato» e che «hanno già fatto rapporto di aver preso la città quando i nostri militari (ucraini) hanno fatto un massiccio attacco di controffensiva e continuano a battere i russi, nonostante il loro vantaggio artiglieristico e d’aviazione».

19.15 – Stoltenberg (Nato): «Prepararsi a una lunga guerra di usura»

L’Occidente si deve preparare a una «guerra di usura» a «lungo termine» in Ucraina: lo ha detto a Washington il segretario generale della Nato Jeans Stoltenberg. Dopo l’incontro alla Casa Bianca con Joe Biden, il segretario ha detto che l’Alleanza Atlantica sta trovando una via «unita» per affrontare le preoccupazioni turche sull’entrata di Svezia e Finlandia nella Nato. Con le sue azioni Vladimir Putin otterrà «più Nato», ha aggiunto.

18.00 – Intelligence Usa: «Putin ha il cancro, sottoposto a cure ad aprile»

Vladimir Putin è malato di cancro e, ad aprile, si è sottoposto ad alcune cure. Lo riporta Newsweek, citando l’intelligence americana secondo la quale il presidente russo sarebbe scampato a un attentato a marzo. Gli 007 statunitensi sono preoccupati da un Putin sempre «più paranoico» che rende la guerra in Ucraina imprevedibile. Nel riferire le loro valutazioni a Newsweek, i funzionari americani mettono in guardia sul fatto che il crescente isolamento di Putin rende più difficile per l’intelligence fornire una valutazione accurata sullo stato di salute fisica e mentale di Putin.

17.30 – L’oligarca filorusso Medvedchuk rischia 15 anni di carcere e la confisca dei beni

In Ucraina sono state completate le indagini penali nei confronti dell’oligarca filorusso Viktor Medvedchuk, catturato ad aprile dopo la fuga dagli arresti domiciliari nei primi giorni della guerra. L’ex deputato ucraino, accusato di tradimento a favore di Mosca, rischia fino a 15 anni di carcere e la confisca dei beni. Gli atti d’accusa sono stati trasmessi al tribunale e alla difesa.

17.15 – Von der Leyen: «Sanzioni forti, tagliamo fondi alla guerra di Mosca»

«Grazie alla presidenza francese del semestre Ue è stato concordato un altro forte pacchetto di sanzioni contro Putin e il Cremlino». Lo scrive in un tweet la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen. «Di fatto – sottolinea – il 90% delle importazioni russe di petrolio all’Ue sarà bandito entro la fine del 2022. Ciò ridurrà la capacità della Russia di finanziare la sua guerra».

17.00 – Nuove sanzioni Usa all’élite russa

Gli Stati Uniti hanno annunciato nuove sanzioni contro Mosca che colpiscono dirigenti governativi, oligarchi e società legate a Vladimir Putin e a settori chiave dell’economia russa, oltre a limitare ulteriormente l’accesso dell’esercito del Cremlino alla tecnologia Usa. Nella lista figurano la portavoce del ministero degli esteri russo Maria Zakharova, l’oligarca Alexiei Mordashov con i suoi famigliari e le sue società, una delle quali leader nella produzione di acciaio. Colpito anche l’oligarca immobiliarista God Nisanov, legato strettamente ai dirigenti russi.

16.00 – Via libera degli ambasciatori Ue al sesto pacchetto di sanzioni anti-russe

Il sesto pacchetto delle sanzioni anti-russe, che include l’embargo graduale al petrolio in arrivo via mare in Europa con deroghe per il greggio trasportato via oleodotti, è stato adottato dalla riunione degli ambasciatori dei 27 Paesi membri.

15.35 – Parlamento Uee: scatta il divieto di ingresso per gli esponenti di società russe

«A partire da oggi i rappresentanti delle società russe non possono più entrare nelle sedi del Parlamento europeo». Lo comunica, via Twitter, la presidente dell’Eurocamera Roberta Metsola. «Non dobbiamo concedere loro alcuno spazio per diffondere la loro propaganda e fermare le narrazioni false e tossiche sull’invasione dell’Ucraina – prosegue -. Rimarremo uniti e forti contro gli autocrati».

15.15 – Frontex: «Più ucraini rientrano in patria di quanti fuggono»

Circa 5,3 milioni di cittadini ucraini si sono rifugiati nell’Ue dall’inizio della guerra, a febbraio, mentre il numero totale di sfollati entrati all’interno dei confini europei, compresi i cittadini non ucraini, è di 7 milioni. Lo riporta l’ultimo bollettino di Frontex, l’Agenzia europea per il controllo delle frontiere. Nelle ultime settimane si sono registrate più persone che rientrano in Ucraina di quelle che lasciano il Paese: tra il 25 e il 31 maggio, infatti, quasi 260mila ucraini hanno lasciato l’Ue. In totale, 2,3 milioni di ucraini sono tornati nel loro Paese dall’inizio della guerra.

14.50 – Kiev: A Severodonetsk 800 persone rifugiate nei bunker, anche bimbini

Circa 800 persone sono rifugiate in diversi bunker antiaerei nei sotterranei della fabbrica chimica Azot di Severodonetsk, presa di mira da raid russi. Lo ha riferito il governatore della Regione orientale ucraina di Lugansk, Serhiy Gaidai. «Ci sono abitanti a cui era stato chiesto di lasciare la città, ma hanno rifiutato. Ci sono anche bambini, ma non molti», ha aggiunto.

13.58 – Zelensky: «La Russia controlla il 20% dell’Ucraina»

«Attualmente la Russia controlla il 20% dell’Ucraina». A dirlo è il presidente ucraino Volodymyr Zelensky durante un discorso al parlamento lussemburghese pubblicato sul suo profilo Telegram. Citato dall’agenzia di stampa Unian, Zelensky ha aggiunto che «2.603 insediamenti devono essere liberati dalle forze russe» e che il Dobnass è stato «quasi tutto distrutto» dall’esercito russo.

12.00 – Merkel: «Dalla Russia una barbara aggressione, l’Ue resti unita»

Dopo circa sei mesi di silenzio, l’ex cancelliera tedesca Angela Merkel è tornata a parlare in pubblico a Berlino: «Non voglio fare valutazioni esterno essendo fuori servizio, ma l’invasione russa è un’eclatante violazione del diritto internazionale e questa guerra rappresenta una profonda cesura». Merkel ha poi fatto riferimento al massacro di Bucha, definendo la città ucraina come l’esempio «di un’orribile violazione dei diritti umani». L’invito della ex cancelliera agli Stati Ue è quello di rimanere unita davanti alla «barbara guerra di aggressione da parte di Mosca».

10.00 – Zelensky: «200 mila bambini ucraini deportati in Russia»

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha dichiarato che la Russia avrebbe deportato dall’Ucraina oltre 200 mila bambini. Zelensky ha accusato Mosca di perseguire una «coerente politica criminale di deportazione del nostro popolo». Il leader di Kiev ha continuato: «Lo Stato russo disperde queste persone sul suo territorio e insedia i nostri cittadini, in particolare in regioni remote. Lo scopo di questa politica criminale non è solo quello di rubare le persone, ma di far dimenticare ai deportati l’Ucraina e impedirgli di tornare». Già la scorsa settimana il Consigliere della missione permanente ucraina presso l’Onu aveva dichiarato che i bambini «rapiti» e portati in Russia sarebbero almeno 230 mila.

8.30 – Il presidente dell’Unione Africana incontrerà Putin per chiedere lo sblocco del grano

l presidente dell’Unione Africana, il senegalese, Macky Sall, si incontrerà domani a Sochi con il presidente Vladimir Putin. Lo ha fatto sapere il suo ufficio in un comunicato, nel quale si legge, che la visita «fa parte degli sforzi della Presidenza in carica dell’Unione per contribuire a una tregua e sbloccare le scorte di cereali e di fertilizzanti, il cui blocco colpisce in particolare i Paesi africani».

7.30 – La Russia controlla l’80% di Severodonetsk

L’esercito russo ha preso ormai l’80% della città di Severodonetsk, nel Lugansk, di importanza strategica per il controllo dell’Ucraina dell’est. I militari erano riusciti a entrare ieri nel centro dell’abitato, dopo giorni di assedio. Lo ha fatto sapere il capo dell’amministrazione militare regionale del Lugansk Serhiy Gayday. «In alcune strade, i nostri difensori hanno successo», ha dichiarato Gayday, facendo notare che sei soldati russi sono stati catturati. Anche le frazioni a sud e a ovest della città sono interessate dai combattimenti, in un tentativo da parte di Mosca di circondare le difese ucraine.

6.30 – Uk: missili all’Ucraina

Il segretario alla Difesa Uk Ben Wallace ha detto alla Cnn che la Gran Bretagna fornirà all’Ucraina sistemi missilistici M270 a lungo raggio. Wallace ha precisato che questo passaggio è stato «strettamente coordinato» con la decisione degli Stati Uniti di fornire all’Ucraina il sistema HIMARS. Il governo britannico ha anche affermato che l’esercito ucraino verrà addestrato a utilizzare i lanciarazzi nel Regno Unito in modo da massimizzarne l’efficienza. Il segretario alla Difesa ha fatto sapere che la Gran Bretagna sostiene l’Ucraina e ha assunto un ruolo guida nella fornitura delle armi necessarie per difendere il Paese. «Mentre le tattiche della Russia cambiano, così deve cambiare il nostro sostegno all’Ucraina. Questi lanciarazzi multipli altamente efficaci consentiranno ai nostri amici ucraini di proteggersi meglio dall’uso brutale da parte della Russia dell’artiglieria a lungo raggio usata dalle forze di Putin per distruggere indiscriminatamente le città», ha concluso.

5.30 – L’Ucraina: abbiamo affondato due navi russe

Le forze armate ucraine hanno annunciato di avere affondato due mezzi da sbarco russi nel Mar Nero. Lo afferma il comando operativo ‘Sud’ su Facebook, precisando che si tratta di barche militari russe nascoste nell’estuario del Dnepr pronte a svolgere operazioni di sabotaggio e ricognizione. Ieri gli ucraini avevano distrutto tre depositi di munizioni dei filorussi nel sud. In tutto le Forze Armate hanno distrutto una installazione di artiglieria antiaerea e 1 semovente, 4 carri armati T-72, 4 unità di equipaggiamento corazzato e automobilistico e 3 droni. I russi – aggiunge la nota – stanno concentrando gli sforzi sulla conquista della regione di Lugansk e sono ancora in corso pesanti combattimenti per Severodonetsk. Secondo lo stato maggiore , gli occupanti si sono assicurati il controllo sulla parte orientale della città. Secondo funzionari occidentali citati dalla Ukrainska Pravda, è improbabile che la cattura di Severodonetsk da parte delle truppe nemiche diventi la base della campagna russa nel Donbass, che potrebbe protrarsi fino alla fine dell’anno.

4.30 – Kiev: Severodonetsk in mano ai russi

Le forze russe controllano più di due terzi della città di Severodonetsk nell’Ucraina orientale. Lo riferisce il governatore regionale di Lugansk. Serhiy Gaidai ha affermato che un certo numero di civili si sta riparando dai bombardamenti russi all’interno di un impianto chimico mentre il capo dell’amministrazione cittadina ucraino, Oleksandr Stryuk, ha affermato che le forze ucraine detengono solo il 20% della città, la maggiore ancora controllata da Kiev nella regione di Lugansk.

3.30 – Stoltenberg: Nato pronta a difendere i suoi alleati

La Nato è pronta a difendere i suoi alleati. Lo ha detto il segretario generale dell’Alleanza Atlantica Jens Stoltenberg al termine dell’incontro con il segretario di Stato americano Antony Blinken. «Gli Stati Uniti stanno giocando un ruolo indispensabile nella risposta all’invasione russa dell’Ucraina. Il vostro sostegno all’Ucraina sta facendo la differenza sul campo di battaglia ogni giorno», ha detto Stoltenberg. Mentre l’annuncio di nuovi aiuti militari a Kiev è «dimostrazione di vera leadership. Il forte sostegno garantito dalla Nato e dagli Alleati – ha continuato – aiuta a far sì che la brutale aggressione del presidente Putin non avra’ successo, e che l’Ucraina prevarrà». Il Segretario generale ha ricordato come l’Alleanza atlantica abbia «aumentato la presenza nella parte est per rimuovere ogni dubbio a Mosca sul fatto che la Nato è pronta e determinata nel difendere e proteggere tutti gli alleati della Nato».

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