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Salario minimo, Giorgetti frena: «Una legge non risolve i problemi». Brunetta: «L’Ue non ci impone nulla»

08 Giugno 2022 - 17:44 Redazione
«Attenzione a non creare distorsioni per i lavoratori che potrebbero essere controproducenti» ha detto il ministro per lo Sviluppo Economico

Il salario minimo non risolverà i problemi. Così il ministro dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti ha parlato di uno dei dibattiti più accessi degli ultimi giorni sul tema lavoro e stipendi. «Il confronto sul salario minimo è importante ma attenzione a pensare che con la norma e la legge si possano risolvere i problemi», ha spiegato il ministro all’assemblea di Confcommercio. «L’Italia ha una storia di contrattazione collettiva che ha prodotto risultati importanti, e laddove esistono delle situazioni che devono essere sanate il salario minimo è probabilmente una risposta opportuna, ma attenzione a non creare distorsioni per i lavoratori che potrebbero essere anche controproducenti».

Dopo le dichiarazioni del presidente della Camera Roberto Fico sulla necessità di una legge che garantisca ai lavoratori dipendenti una remunerazione minima, a intervenire sulla questione è stato anche il ministro per la Pubblica amministrazione Renato Brunetta. «Basta con le mistificazioni», ha detto, «l’Europa non ci chiede il salario minimo per legge. La direttiva europea non impone nulla, ma invita i Paesi a potenziare la contrattazione collettiva. Quella contrattazione in cui l’Italia vanta una condizione assolutamente ottimale».

Il riferimento del ministro è all’accordo raggiunto dall’Unione europea sull’istituzione di salari minimi adeguati ed equi in tutti gli Stati membri. E mentre lo scorso 3 giugno il parlamento tedesco ha approvato l’aumento del salario minimo a 12 euro, l’Italia è attualmente tra i sei Paesi dell’Ue a non avere una regolamentazione in materia. Sulla questione è intervenuta anche la presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, che ha commentato: «Io sono contraria al reddito di cittadinanza perché mantiene le persone nella loro condizione di povertà, così come credo che il salario minimo rischia di essere uno specchietto per le allodole perché si rivolge ad una platea di lavoratori che in gran parte già ha un salario minimo».

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