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Twitter cede a Elon Musk: «Avrà accesso a tutti i dati su spam e account falsi»

08 Giugno 2022 - 19:42 Redazione
Secondo Bloomberg, gli azionisti di Twitter dovrebbero esprimersi sull'acquisizione a fine agosto

Twitter darà a Elon Musk tutte le informazioni sugli account falsi. Così il Washington Post racconta dell’inversione di rotta del social network rispetto alle richieste di dati che Musk aveva fatto settimane fa, mettendo in stand by l’intero accordo per l’acquisto. La piattaforma offrirà a Musk il completo accesso a un database di circa 500 milioni di tweet pubblicati al giorno, mettendo a disposizione del proprietario di Tesla tutte le informazioni su spam e account falsi. Pochi giorni fa in una lettera inviata alla Securities and Exchange Commission (Sec), ente federale statunitense preposto alla vigilanza della borsa valori, l’imprenditore accusava il social di ostacolare il «diritto all’informazione» riservandosi anche «il diritto di mettere fine all’accordo».

Allegando anche una lettera inviata lo scorso 6 giugno a Twitter, Musk aveva denunciato il rifiuto da parte della piattaforma «di fornire le informazioni ripetutamente richieste dal 9 maggio». Le soluzioni proposte da Twitter per ovviare alla richiesta di dati non erano per nulla piaciute all’imprenditore che aveva scritto: «Gli sforzi di Twitter sono solo un tentativo di offuscare e confondere». Ora la decisione del social network di concedere l’accesso al database punterebbe a sbloccare l’impasse e a concludere l’iter di acquisto entro fine anno.

«Gli azionari di Twitter voteranno a fine agosto»

L’agenzia di stampa Bloomberg fa sapere che gli azionisti di Twitter dovrebbero esprimersi sull’acquisizione a fine agosto. Bloomberg cita una mail interna alla società nella quale i dipendenti vengono messi in guardia «sulla possibilità che il lavoro da remoto non sia tutelato e protetto dopo la chiusura dell’accordo». Una settimana fa Musk aveva inviato una dura comunicazione ai dipendenti di Tesla proprio sul tema dello smart working: «Il lavoro da remoto non è più accettabile. Si deve essere in ufficio almeno 40 ore alla settimana».

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