In Evidenza Benjamin NetanyahuDonald TrumpGoverno Meloni
ECONOMIA & LAVOROBorseNew YorkSpreadUnione europeaUSAWall Street

Il venerdì nero delle Borse: listini in picchiata dall’Europa a Wall Street. Spread Btp-Bund sale ancora

10 Giugno 2022 - 17:22 Antonio Di Noto
Crollano le borse dopo l'annuncio della presidente della Banca Centrale Europea Lagarde sul rialzo dei tassi di interesse e sulla chiusura dell'acquisto dei titoli di stato. Apertura in rosso per la borsa americana a causa dell'inflazione record

Crollano le borse dopo l’annuncio della presidente della Banca Centrale Europea Christine Lagarde sul rialzo dei tassi di interesse e sullo stop all’acquisto dei titoli di Stato dei Paesi membri. Milano perde più di tutte le altre borse europee e si attesta a -5 per cento, affossata da Intesa e Unicredit (-7 per cento). In negativo anche Londra (-2,2 per cento), Francoforte (-3 per cento), e Parigi (-2,7 per cento). Male anche Wall Street dopo l’annuncio dell’inflazione negli Usa salita all’8,6 per cento a maggio. È il dato più alto dal 1981, le stime prevedevano l’8,2 per cento. Il Dow Jones perde il 2,1 per cento e il Nasdaq il 3,2 per cento, dopo che i due indici avevano aperto, rispettivamente a -1,7 e -1,9 per cento.

Lagarde: «l’Ue non acquisterà più i titoli degli Stati membri, e aumenterà i tassi di interesse»

Ieri, 9 giugno 2022, Lagarde ha annunciato che a partire dal primo luglio prossimo l’Unione non acquisterà più i titoli degli Stati membri nell’ambito del Quantitative Easing. Diminuirà quindi la domanda e aumenteranno gli interessi. Inoltre, dal 21 luglio, avverrà un primo rialzo di 25 punti base dei tassi di interesse dell’Eurosistema (che riunisce la Bce e le Banche Centrali dei Paesi dell’Eurozona), a cui ne seguirà un secondo, a settembre, a meno che l’inflazione non smetta di crescere. La mossa è mirata a ridurre l’inflazione, che nell’area Euro ha toccato l’8,1 per cento a fine maggio. Un aumento dei tassi di interesse si traduce in una spesa maggiore per gli Stati che devono rifinanziare il proprio debito, poiché si trovano a dover promettere un premio maggiore per vendere gli stessi titoli. L’annuncio ha fatto schizzare alle stelle lo spread tra i Btp italiani e i Bond decennali tedeschi, che si attesta ad oltre 230 punti base nel pomeriggio del 10 giugno, il massimo da marzo 2020. In termini assoluti, il rendimento sui titoli di Stato italiani ha raggiunto 3,713 per cento, il massimo dal 2014.

Leggi anche:

Articoli di ECONOMIA & LAVORO più letti