Referendum sulla giustizia, i risultati definitivi: vincono i sì. Affluenza al 21%
Vince il sì a tutti e cinque i referendum sulla giustizia, ma manca il raggiungimento del quorum. Il numero degli elettori andati alle urne potrebbe essere il più basso di sempre per una consultazione popolare, con l’affluenza ferma poco sopra al 20%. Tante anche le schede bianche, che oscillano tra le 600mila e le 800mila per ogni quesito. In serata, prima ancora di attendere i dati delle 23, la Lega — che si era fatta promotrice dei referendum — aveva ringraziato «i milioni di italiani che hanno votato nonostante un solo giorno con le urne aperte, il silenzio di troppi media e politici, il weekend estivo e il vergognoso caos seggi visto per esempio a Palermo». L’ex ministro Roberto Calderoli aveva invece parlato di complotto della Corte Costituzionale e del governo Draghi. Ringrazia i «10 milioni di italiani che hanno scelto di votare per cambiare la Giustizia» anche Matteo Salvini, che su Twitter assicura: «È nostro dovere continuare a far sentire la loro voce!».
Il quorum e lo spoglio
Gli italiani erano chiamati ad esprimersi sulla legge Severino, le misure cautelari, la separazione delle carriere e le valutazioni dei magistrati, e le candidature per il Csm. Per essere valida, la consultazione promossa dai radicali e dalla Lega avrebbe dovuto raggiungere il 50 per cento dei voti più uno degli aventi diritto. Secondo i dati definitivi del Viminale, su 7.903 comuni:
- l’affluenza è al 20,95% per il primo quesito relativo alla legge Severino alla incandidabilità dopo una condanna;
- al 20,93% per il secondo quesito sulla custodia cautelare;
- al 20,93% per il terzo quesito sulla separazione delle funzioni per i magistrati;
- al 20,92% per il quarto quesito sul voto dei membri laici dei Consigli giudiziari nella valutazione dei magistrati;
- al 20,92% per il quinto quesito sull’abolizione della raccolta firme per l’elezione dei togati al Csm.
Per quanto riguarda i risultati dei quesiti:
- per il primo quesito il sì ha vinto con il 53,97% e il no ha avuto il 46,03%;
- per il secondo quesito il sì ha vinto con il 56,12% e il no ha avuto il 43,88%;
- sul terzo quesito il sì ha vinto con il 74,01% e il no ha avuto il 25,99%;
- per il quarto quesito il sì ha vinto con il 71,94% e il no ha avuto il 28,06%;
- sul quinto quesito il sì ha vinto con il 72,52% e il no ha avuto il 27,48%.
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