Lamorgese su caos ai seggi di Palermo: «Si paghino di più i presidenti». A Peschiera filtri in stazione dopo la maxi-rissa – Il video
La ministra dell’interno Luciana Lamorgese è tornata a esprimersi sul caos verificatosi alle consultazioni amministrative e referendarie di domenica 12 giugno quando molti presidenti di seggio non si sono presentati. «Non rappresentano purtroppo un caso isolato e inedito: numerose rinunce si sono verificate anche in altre città senza che ne derivassero effetti verificatesi a Palermo», ha dichiarato oggi rispondendo al question time alla Camera dei deputati. Nei giorni scorsi aveva già definito l’evento «un’assoluta mancanza di rispetto per le istituzioni e i cittadini», e oggi ha ribadito più volte che si tratta di un fenomeno frequente.
«Segnale di disaffezione all’impegno civile»
La ministra Lamorgese ritiene sia necessario «richiedere l’avvio di una riflessione parlamentare per una conseguente risposta sul piano legislativo finalizzata a rendere più attrattiva la retribuzione» per i presidenti di seggio. Ma, secondo la titolare del Viminale, le cause del fenomeno sono di molteplice natura. È connesso a «un certo grado di disaffezione all’impegno civile», ha detto Lamorgese proponendo di «pensare a soluzioni di tipo organizzativo dirette indirizzare meglio i Comuni nella gestione di difficoltà procedurali, valorizzando l’incarico di presidenti e componenti di seggio come strumento di cittadinanza attiva».
Maxirissa Peschiera del Garda: «Videosorveglianza e filtraggio delle persone»
Sollecitata anche sul fronte della maxirissa a Peschiera del Garda, la ministra Lamorgese ha riferito che, di concerno con il prefetto di Verona, stanno realizzando diversi progetti «per mettere in campo un modello integrato di monitoraggio, controllo, filtraggio del flusso dei passeggeri sia all’andata sia al ritorno da Peschiera che preveda anche l’impiego di carrozze fornite di apparecchiature di video sorveglianza interna e di contapersone». Inoltre, tutti i weekend ci saranno a disposizione altri 30 agenti di polizia oltre agli «ordinari rinforzi delle tre forze di polizia disposti nell’ambito del potenziamento del servizio di vigilanza estiva». Lamorgese ha infine sottolineato che tutte le attività che stanno ideando per evitare che possano ripresentarsi fenomeni ed eventi di questo calibro, vedono coinvolti diversi enti locali, dai lavoratori del trasporto ferroviario e stradale a gestori dei parchi divertimento del Garda.
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