Il falso scontrino da 16 mila euro a Porto Cervo
Circola la foto di uno “scontrino” riportante una cifra pari a 16.350 euro che, secondo quanto riportato nei dati stampati, sarebbe stato rilasciato a Porto Cervo presso un locale chiamato “Sottovento”. Non si tratta di una consumazione di gruppo, basti leggere i 50 euro per appena due acque minerali. La foto non è nuova, circolava nel 2013 e già allora conteneva diversi errori.
Per chi ha fretta
- La foto circolava già nel 2015 e ancor prima nel 2013. Non risulta affatto attuale.
- La foto riporta uno “scontrino” senza valore fiscale. Si tratterebbe, infatti, di un “pre-conto”.
- I dati fiscali riportati non coincidono con quelli del locale in provincia di Sassari.
Analisi
L’immagine è stata condivisa via Twitter con il seguente commento:
Volevo dire al coglione che stava al tavolo 15 del Sottovento di Porto Cervo che 16000 euro sono la paga media di un lavoratore italiano percepita in un anno e che mi fai schifo come mi fanno schifo tutte le persone come te..
La stessa viene condivisa anche via Facebook.
Circolava nel 2013
L’immagine non è nuova, venne pubblicata da L’Unione Sarda il 21 agosto 2015. L’articolo è stato cancellato, mentre rimane il post Facebook della testata.
La “notizia” venne ripresa da diverse testate (Il Giornale e Blitzquotidiano), alcune delle quali ha poi rimosso l’articolo (Il Gazzettino, CorriereAdriatico, Il Mattino, Leggo e Il Messaggero). Ecco quanto riportato all’epoca:
Una serata come le altre. In vacanza a Porto Cervo con alcuni amici. L’appuntamento è uno dei locali più esclusivi della Serdegna: il Sottovento Club. E, dopo una nottata passata a suon di champagne, lo scontrino è da record: oltre 16mila euro. Una serata che non è propriamente alla portata di tutti. Una bottiglia di Dom Perignon da 800 euro, una di Grey Goose da 600 euro, due acque minerali da 50 euro, una magnum di Dom Perignon da 1.600 euro, nove Cristal da 900 euro, un Black Label da 300 euro e, per chiudere la serata, tre Cristal Rose 1.550 euro. Totale: 16.350 euro. Uno scontrino da record che ha conquistato una foto notizia sull’Unione Sarda. Che fa notare come l’importo si avvicini allo stipendio medio annuo di un lavoratore italiano.
Cercando ulteriormente, l’immagine venne diffusa nel 2013 da La Nuova in un articolo dal titolo «Su Twitter scoppia la mania dello scontrino».
Le anomalie dello “scontrino”
Partiamo da un primo elemento, ossia quella scritta nella parte superiore al numero del tavolo: «conto di presentazione interna». Potrebbe trattarsi di un “pre-conto“, l’equivalente di un “pro-forma” senza alcun valore fiscale. Questo potrebbe essere stato stampato per simulare un costosissimo pasto, ma non è l’unico elemento dubbioso.
La partita Iva 0611815007 non è consultabile tramite il sito dell’Agenzia delle Entrate. Risulta, infatti, non valida.
Un’altra anomalia riguarda sempre il numero di Partita Iva 0611815007 presente nello scontrino, il quale risulta diverso da quello riportato nel sito del locale Sottovento Club al quale sarebbe intestato: nel footer del sito leggiamo P.I. 02330500907.
Dal sito dell’Agenzia delle Entrate riscontriamo che il numero di Partita Iva 02330500907 corrisponde a Sottovento Club S.r.l. (in fallimento). Il nome è diverso da Sottovento Eventi S.r.l. riportato nello “scontrino”.
La società risulta aperta nel 2008, mentre lo “scontrino” circola almeno dal 2013. Ciò mette ulteriormente in dubbio la veridicità del documento, il quale dovrebbe riportare sia il numero di Partita Iva che del nome della società corrispondente del locale. Attraverso il sito informazione-aziende.it troviamo una società chiamata Sottovento Eventi S.r.l. che riporta come primi numeri 0611 sia nel Codice Fiscale che nella Partita Iva, gli stessi primi 4 numeri presenti nello “scontrino”. Secondo il sito informazione-aziente.it, tale società si occupa di riparazione e manutenzione di telefoni fissi, cordless e cellulari.
Conclusioni
La foto dello “scontrino” che circola online non riguarda una consumazione presso il locale Sottovento di Porto Cervo nel 2022. L’immagine circolava già nel 2015 attraverso diverse testate giornalistiche, ma risultava online già nel 2013. I dati presenti nel documento non combaciano con l’attività sarda in provincia di Sassari, ma soprattutto non risulta essere uno scontrino fiscale dove potrebbero essere stampati altri 3 zeri ad ognuno dei prezzi per fare un brutto scherzo a qualcuno.
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