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Conte resta leader del M5s, il tribunale di Napoli rigetta il ricorso degli attivisti

Bocciato il ricorso degli otto attivisti che avevano contestato l'ultima votazione interna al M5s sul nuovo statuto e le nomine, a cominciare da quella dell'ex premier

Per i vertici del M5s arriva una consolazione dal tribunale di Napoli, mentre scoppiano le liti interne dopo il flop elettorale. Secondo fonti interne al Movimento citate dall’Adnkronos, il Tribunale di Napoli «ha rigettato il ricorso» presentato da alcuni attivisti contro lo statuto grillino e la nomina a presidente di Giuseppe Conte. Soddisfatto l’avvocato che difendeva il M5s, Francesco Cardarelli, che ha parlato di un’ordinanza «molto ben motivata e articolata, sicuramente tocca tutti i punti nevralgici del ricorso e dà piene ragioni alla tesi del Movimento». Lo scorso aprile erano stati otto attivisti, sostenuti dall’avvocato Lorenzo Borré, a citare in tribunale i vertici del Movimento, contestando le nuove votazioni interne che avevano portato alle modifiche dello statuto, oltre che a tutte le nomine del M5s, a partire da quella dell’ex premier. La conferma della decisione di Napoli è arrivata poi dallo stesso Conte, che su Twitter ha esultato: «Il Tribunale di Napoli ha respinto il ricorso in sede cautelare contro lo Statuto e le scelte democratiche dei nostri iscritti sul futuro del M5s. Andiamo avanti, con forza e determinazione per il rilancio del nuovo corso».

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