Covid, verso lo stop alla quarantena per i positivi. Costa: «L’obiettivo è la convivenza con il virus»
Dopo la proroga dell’obbligo dell’uso delle mascherine sui mezzi pubblici fino al 10 settembre, l’esecutivo e gli esperti dell’Iss e del Ministero della Salute starebbero valutando l’ipotesi di archiviare l’isolamento domiciliare per i positivi al Coronavirus. «Credo che siamo molto vicini a questo traguardo – ha spiegato il sottosegretario alla Salute Andrea Costa -. D’altronde l’obiettivo è quello della convivenza con il virus, e se parliamo di convivenza non possiamo che rimuovere anche l’isolamento per i positivi». Costa ha poi aggiunto: «Confido che nelle prossime settimane si arrivi anche a questa scelta, che sarebbe un ulteriore passo verso la normalità: credo che ci siano i giorni contati anche per questo tipo di provvedimento».
Bassetti: «Favorevole, ma se ci sono sintomi bisogna essere accorti»
Un’ipotesi che divide le posizioni degli esperti. Secondo il professor Matteo Bassetti, direttore della clinica di Malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova, lo stop all’isolamento per le persone positive al Covid rappresenterebbe« un passaggio fondamentale per ritorno alla completa normalità e convivenza con il virus». Bassetti ha poi aggiunto: «Il virus è molto diverso rispetto a quello del 2020 e 2021, quando mettevamo in isolamento le persone positive perché non erano vaccinate e rappresentavano un pericolo per gli altri, ma oggi la situazione è cambiata. Se si farà questo passaggio, spero il prima possibile, sarà quello decisivo per la vera convivenza con il Sars-CoV-2». Ma l’infettivologo del San Martino precisa a chiare lettere che in caso di positività e di rimozione della quarantena se dovessero comparire sintomi di problemi respiratori, le persone devono tutelare se stesse e gli altri, «o stando casa o indossando la mascherina».
Galli: «Serve prudenza»
Diverso il parere del professor Massimo Galli, professore ordinario di Malattie infettive all’Università Statale di Milano e primario all’Ospedale Sacco, che preferisce mantenere una linea di maggiore cautela, anche alla luce dei numeri dei contagi quotidiani. Premettendo che il punto di vista del sottosegretario Costa rispetto alle spinte di ripartenza è comprensibile, il prof Galli osserva che «in questo momento abbiamo una situazione epidemiologica un po’ troppo dinamica per poter fare corse in avanti nell’eliminare limitazioni». Di conseguenza, anche a causa dell’aumento dei nuovi casi giornalieri registrati a causa della diffusione della variante Omicron 5, secondo il prof Galli, «prima di togliere ulteriori misure di contenimento manterrei un profilo basso, perché nel momento in cui eliminiamo un altro strumento di controllo, possiamo avere qualche brutta sorpresa e non in autunno, ma già in piena estate».
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