Istat, accelera l’inflazione al 6,8% a maggio: «Mai così alta dal 1990». Il boom dei prezzi su energia, cibo e trasporti
A maggio 2022 l’inflazione in Italia è salita al 6,8%, come non accadeva da circa 22 anni. Secondo le stime dell’Istat, l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (Nic), compresi i tabacchi, ha registrato un aumento dello 0,8% rispetto al mese precedente, quando il dato si era attestato al 6% di aumento su base annua. «Dopo il rallentamento di aprile – spiega l’Istat – l’inflazione torna ad accelerare salendo a un livello che non si registrava da novembre 1990». L’istituto ha comunque rivisto la stima preliminare, che inizialmente prevedeva il dato dell’inflazione al 6,9% su base annua a maggio scorso. Come spiega l’istituto di statistica, l’accelerazione dell’inflazione è dovuta ai prezzi di diversi prodotti, in particolare dei beni energetici, che sono cresciuti dal +39,5% di aprile al +42,6% di maggio «a causa degli Energetici non regolamentati», oltre che dei beni alimentari (passati dal 6,1% al 7,1%), in particolare i beni alimentari lavorati (dal 5% al 6,6%), dei servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona, quasi raddoppiati dal 2,4% al 4,4%. Aumentati anche i prezzi dei trasporti, con le tariffe lievitate dal 5,1% al 6%.
Su base annua, sono accelerati sia i prezzi dei beni (da 8,7% a 9,7%) sia quelli dei servizi (da 2,1% a 3,1%). In particolare crescita i beni alimentari, per la cura della casa e della persona (dal 5,7% al 6,7%) e quelli dei prodotti ad alta frequenza di acquisto (passati dal 5,8% al 6,7%). L’inflazione acquisita per il 2022 è pari a +5,7% per l’indice generale e a +2,4% per la componente di fondo. L’indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) registra un aumento su base mensile dello 0,9% e del 7,3% su base annua (+6,3% nel mese precedente), confermando la stima preliminare.
June 16, 2022
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