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Consumi limitati in casa, trivelle in Adriatico e carbone: il piano di emergenza se Putin ci negherà il gas. Arrivano nuovi bonus bollette

17 Giugno 2022 - 08:15 Redazione
Con il costante aumento dei prezzi nel settore energetico, il governo punterebbe ad aumentare anche lo sconto sulle accise della benzina, aumentando l'attuale riduzione di 30 centesimi al litro

Davanti alle continue minacce di Mosca di ridurre fino a tagliare le forniture di gas verso l’Europa, Italia compresa, torna nella strategia del governo l’idea di puntare su nuove trivellazioni nel mar Adriatico, da cui il ministro Roberto Cingolani spera anche dai aumentare le attuali estrazioni. È uno degli assi del piano di emergenza energetica, su cui l’esecutivo starebbe lavorando già da prima dell’invasione russa in Ucraina dello scorso 24 febbraio, ma che ora subisce un’inevitabile accelerata. A sei anni dal fallito referendum contro le trivelle in Adriatico, Cingolani sfida le proteste degli ambientalisti spingendo sull’aumento del gas nazionale per svincolarsi dalle forniture di Mosca. Come riporta Repubblica, il programma sulle trivellazioni rientra tra quelli a medio termine, con una revisione del Pitesai, la mappa che raccoglie le zone considerate idonee per le trivellazioni. Un lavoro che sarebbe portato avanti con «tecniche serie e dettagliate», ma anche con una certa fretta visto che nel frattempo la Croazia sta già sfruttando da tempo importanti giacimenti nello stesso specchio d’acqua.

Il ritorno del carbone

Chiusi negli ultimi mesi diversi accordi con nuovi fornitori per colmare le riduzioni dei flussi russi, dall’Algeria all’Azerbaijan, il piano del governo non esclude il ricorso anche alle centrali a carbone. Un’eventualità che potrebbe diventare concreta nel caso di blocco dell’import russo e che permetterebbe di sostituire 5 miliardi di metri cubi di gas dalle sei centrali ancora in attività in Italia, a Venezia, Monfalcone, Civitavecchia, Brindisi e due in Sardegna. Gli impianti sarebbero destinati a chiudere entro il 2025, ma gli operatori sarebbero stati già pre-allertati per una possibile proroga.

I limiti nelle case

Al di là delle decisioni del Cremlino se interrompere o meno le forniture di gas, il governo punterebbe comunque a una riduzione strutturale dei consumi, con misure più drastiche nel caso di stop immediato da Mosca. I provvedimenti riguardano per forza di cose la prossima stagione invernale, durante la quale è prevista la limitazione del riscaldamento nelle case e negli uffici, con una temperatura massima imposta assieme al numero delle ore per l’accensione durante la giornata. I limiti riguarderanno anche l’illuminazione pubblica, tanto in città quanto lungo la rete extra-urbana.

Nuovi bonus bollette

Le riduzioni già in corso da parte di Gazprom dei flussi verso l’Europa hanno già portato all’aumento importante dei prezzi del gas, e di conseguenza delle bollette dell’energia elettrica. Non fa eccezione la benzina, considerando le riduzioni delle importazioni per le sanzioni contro la Russia. Grane per le famiglie e imprese contro cui il governo starebbe preparando un nuovo pacchetto di aiuti, a cominciare da un decreto che dovrebbe rinnovare gli sconti in bolletta per il terzo trimestre. Previsto anche un ulteriore taglio delle accise sui carburanti, con l’obiettivo di aumentare l’attuale sconto di 30 centesimi al litro.

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