Elon Musk denunciato da un investitore, l’accusa di aver manipolato il prezzo della criptovaluta Dogecoin: parte la causa per 258 miliardi di dollari
Doge to the Moon. Tra i tanti meme rilanciati da Elon Musk sul suo account Twitter ci sono stati anche i Dogecoin, una criptovaluta nata per scherzo nel 2013 che nell’aprile del 2021 è riuscita ad ottenere una capitalizzazione di 50 miliardi di dollari. Il patron di Tesla e SpaceX ha spesso pubblicizzato questa cripto, anche solo rilanciando il suo simbolo, un cane di razza Shiba particolarmente caro ai social negli anni in cui i Dogecoin sono stati fondati. Ora, come ha spiegato Bloomberg, tutta questa attenzione alla criptomeme potrebbe costare a Musk fino a 258 miliardi di dollari. Tanto ha chiesto come risarcimento Keith Johnson, cittadino degli Stati Uniti che ha citato Musk in giudizio accusandolo di aver sponsorizzato una truffa. Johnson infatti si definisce «un cittadino americano che è stato derubato di denaro dallo schema della criptopiramide Dogecoin».
Nella denuncia alla corte federale di Manhattan si legge che l’uomo più ricco del mondo avrebbe «affermato falsamente e ingannevolmente che Dogecoin è un investimento legittimo, in realtà non ha alcun valore». L’idea di Johnson, un uomo su cui al momento non si conoscono molti dettagli, è quella di trasformare la sua denuncia in una class action per difendere i diritti di tutti i cittadini che hanno perso i loro investimenti con i Dogecoin. Il risarcimento richiesto è miliardario: Johnson nella sua denuncia parla di 258 miliardi di dollari di danni. L’andamento dei Dogecoin in effetti nell’ultimo anno è stato disastroso. Dopo le punte di capitalizzazione nell’aprile 2021 il suo valore ha continuato ad abbassarsi. Il 7 maggio 2021 un Dogecoin veniva scambiato per 0,52 euro. Ora vale quasi dieci volte meno: oggi Dogecoin viene scambiato a 0,053 euro.
July 18, 2020
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