Reinfezioni ancora in aumento, più a rischio under 50 e donne: più esposti al nuovo contagio dopo 4 mesi dal vaccino – Il report Iss esteso
Le reinfezioni da Covid sono ancora una volta in aumento, secondo l’ultimo report esteso diffuso dall’Istituto superiore di Sanità che integra il monitoraggio settimanale sull’andamento della pandemia in Italia. A essere più colpiti secondo i dati degli esperti sono innanzitutto i non vaccinati, oltre che le donne, gli operatori sanitari e i soggetti che si sono sottoposti al vaccino da oltre quattro mesi. Dal 24 agosto 2021 al 5 giugno 2022, l’Iss ha raccolto 532.755 casi segnalati di reinvenzione, pari al 4% del totale. Solo nell’ultima settimana, i casi di soggetti nuovamente contagiati sono saliti al 7,4% sui casi totali. Un dato in aumento rispetto alla settimana precedente, quando erano stati 6,3% sul totale.
I più esposti
Nel dettaglio l’analisi del rischio di reinfezione indica un’esposizione maggiore in chi è risultato nuovamente positivo al Coronavirus dopo oltre 210 giorni dalla prima diagnosi di contagio. Periodo che scende a 120 giorni per quanto riguarda i soggetti non vaccinato o con una sola dose, in prevalenza donne rispetto agli uomini. «Il maggior rischio nei soggetti di sesso femminile – spiega il report – può essere verosimilmente dovuto alla maggior presenza di donne in ambito scolastico dove viene effettuata una intensa attività di screening e al fatto che le donne svolgono più spesso la funzione di caregiver in ambito famigliare». Emerge un maggior rischio alla reinfezione anche nella fascia tra i 12 e i 49 anni, rispetto agli over 50. Un fenomeno che gli esperti dell’Iss collegano a «comportamenti ed esposizioni a maggior rischio, rispetto alle fasce d’età oltre i 60 anni».
La protezione dei vaccini
La protezione dei vaccini durante il periodo di prevalenza della variante Omicron, cioè dopo il 3 gennaio scorso, si dimostra elevata secondo i dati del report, con un’efficacia del 69% di prevenire la malattia severa nei casi vaccinati con ciclo completo da meno di 90 giorni. Dato che si conferma quasi allo stesso livello, 68%, nei casi con ciclo completo di vaccinazione da 91 a 120 giorni. E che sale al 71% in chi ha completato il ciclo da oltre 120 giorni, fino ad arrivare all’87% nei vaccinati con booster. Nel prevenire il contagio è pari al 41% entro 90 giorni dal completamento del ciclo vaccinale, 32% tra i 91 e 120 giorni, e 46% oltre 120 giorni dal completamento del ciclo o pari al 55% con dose booster.
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