«Nuove armi per Kiev e ripristino dei confini», la bozza del Consiglio Ue insiste sugli aiuti all’Ucraina: l’avvertimento ai senatori M5s
La linea del Consiglio europeo sugli aiuti all’Ucraina resta ferma sul «forte sostegno per la sua resilienza economica, militare, sociale e finanziaria». Nella prima bozza del documento che i leader Ue approveranno nel vertice del prossimo 23-24 giugno viene confermata la posizione dell’Ue a continuare a fornire aiuti militari ed economici a Kiev, mentre in Italia cresce la tensione all’interno della maggioranza su un possibile tentativo da parte del M5s di spingere il governo a smarcarsi dalla linea europea. La versione provvisoria del documento sarà domani sul tavolo del Consiglio Affari generali a Lussemburgo, in attesa che venga inserita anche la posizione dei leader europei a proposito della candidatura dell’Ucraina per l’ingresso nell’Ue, già raccomandata dalla Commissione guidata da Ursula von der Leyen. Nel testo viene ribadito che l’Ue «richiama la Russia al ritiro immediato e incondizionato di tutte le sue truppe dall’intero territorio ucraino, secondo i confini internazionalmente riconosciuti». Posizione che va a scontrarsi con quella già emersa dal ministero degli Esteri del Cremlino, secondo cui i confini dell’Ucraina come sono sempre stati conosciuti non esistano più.
Più soldi per le armi a Kiev
Proprio sull’invio delle armi a Kiev, il Consiglio europeo insiste per un «ulteriore supporto militare per aiutare l’Ucraina nella sua azione di auto-difesa contro l’aggressione russa e nella sua azione di difesa dell’integrità e sovranità territoriale». Sempre nel capitolo relativo all’Ucraina, al punto 8, la bozza dice chiaramente che l’invio di armi per l’Ucraina non dovrà fermarsi ora e tra parentesi chiarisce che l’Ue «fa appello all’aumento del sostegno militare nell’ambito del fondo European Peace Facility».
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