Armi all’Ucraina, domani le ultime limature alla risoluzione di maggioranza: «L’accordo è molto vicino»
Si aggiorna a domani alle 8.30 la riunione di maggioranza per mettere a punto una risoluzione sull’Ucraina. Sembrava che un accordo potesse essere trovato già oggi, ma rimangono alcuni dettagli da limare. «L’accordo è molto vicino», fa sapere il capogruppo Leu alla Camera, Federico Fornaro. Le bozze del testo su cui si sta lavorando sono quelle proposte da Alessandro Alfieri (Pd), Piero De Luca (Pd) e dallo stesso Fornaro, riporta l’Ansa. Il testo verrà votato domani 21 giugno al Senato, dopo le comunicazioni del presidente del Consiglio Mario Draghi. Il nodo principale è quello dell’invio di armi all’Ucraina che in questi giorni ha spaccato il Movimento 5 Stelle, con il ministro degli Esteri Luigi Di Maio sempre più isolato, e il presidente pentastellato Giuseppe Conte contrario a nuovi aiuti militari ed espressione della volontà di partito.
I temi della risoluzione
Diversi parlamentari M5s premono affinché nella risoluzione venga inserito l’obbligo per Draghi di passare dal parlamento prima di prendere accordi cruciali per il conflitto e, soprattutto, che le Camere votino sull’invio di altre armi a Kiev. I punti su cui è già stato trovato un consenso sono: l’adesione dell’Ucraina all’Ue, la revisione del patto di stabilità, gli aiuti a famiglie e imprese in difficoltà a causa della guerra, il RepowerEu e il rafforzamento delle proposte sul futuro dell’Unione. Il sottosegretario pentastellato Cosimo Sibilia ha smentito che il Movimento stia preparando una risoluzione a parte: «Da due giorni si parla di una risoluzione che metterebbe in crisi il Governo ma il M5s non presenterà nessuna risoluzione. Ci sarà una risoluzione di maggioranza. In realtà la polemica è nata da un attacco alla leadership M5s a seguito delle amministrative. Il resto sono pretesti inventati», ha dichiarato.
Foto di copertina: Ansa | Fornaro arriva a Palazzo Cenci per l’inizio dell’incontro
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