Di Maio gioca d’anticipo: via dal M5s, nuovi gruppi parlamentari autonomi. Conte non ha ancora dato il placet alla firma della mozione pro Draghi
Luigi Di Maio gioca d’anticipo. E nel momento in cui ancora tra le forze della maggioranza non c’è certezza di un documento comune in appoggio alla relazione del presidente del consiglio Draghi (pronunciata alle 15 oggi al Senato in vista del Consiglio Europeo di dopodomani) fonti vicine al ministro degli esteri hanno fatto sapere che tra ieri sera e stamattina sono state raggiunte le firme per formare gruppi parlamentari di fuoriusciti dal Movimento 5 stelle sia alla Camera che al Senato. Si parla di 11 senatori e 24 deputati che hanno già annunciato le dimissioni dai gruppi M5s. La nuova formazione parlamentare di Di Maio si chiamerà Insieme per il futuro. Il tutto sarà ufficializzato con una conferenza stampa questa sera.
Che Di Maio stesse per lasciare con le sue gambe, e i suoi seguaci, il Movimento di cui è stato capo politico lo avevamo già scritto nei giorni scorsi. L’accelerazione di queste ore è dovuta non tanto alla necessità di prevenire un provvedimento di espulsione, quanto alla necessità vitale di anticipare una – tuttora possibile – operazione di sganciamento dal governo di Conte sulla questione delle armi all’Ucraina, che avrebbe comportato un ritiro della delegazione m5s, cioè le dimissioni dei ministri, che oltre a Di Maio sono D’Incà, Patuanelli e Dadone. Ora resta da vedere cosa decideranno di fare i vertici del Movimento, che ancora alle 16 tenevano bloccato il sì alla mozione comune della maggioranza in appoggio a Draghi.
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